Otttantotte mostre, 22 aperture speciali, 7 conferenze, 11 visite guidate e 11 workshop, 4 attività per bambini, 3 spettacoli, 3 presentazioni, serate a tema, fornaci aperte al pubblico e persino una corsa notturna tra le calli di Murano: sono oltre 150 appuntamenti di “The Venice Glass Week”, il primo festival internazionale della città dedicato all’arte del vetro, con particolare riguardo a quella muranese, per celebrare e rilanciare l’arte del fuoco. A presentare il ricco calendario delle iniziative, in programma dal 10 al 17 settembre, è stato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, insieme alla presidente e alla direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, Maria Cristina Gribaudi e Gabriella Belli, e al critico d’arte Jean Blanchaert. Presenti inoltre i rappresentanti del Comitato promotore della manifestazione e delle istituzioni coinvolte. All’iniziativa, promossa dal Comune di Venezia e ideata da Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Giorgio Cini/Le stanze del vetro, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e Consorzio Promovetro Murano, hanno aderito più di 100 realtà tra fondazioni, gallerie d’arte, istituzioni museali, enti culturali, università, istituti di formazione superiore ma anche vetrerie, fornaci, aziende, artisti e privati collezionisti italiani e stranieri. “Da sempre – ha esordito il sindaco Brugnaro – sono innamorato del vetro veneziano e credo sia importante raccontare ai giovani il valore della manifattura, dell’arte di saper fare le cose. Senza la terraferma il destino del vetro è segnato, lo dicono i numeri. La sfida è quella di coinvolgere i ragazzi, insegnare loro la bellezza di imparare una professione così storica e così nobile, somma di saperi antichi che devono però essere rinnovati. Un’arte che bisogna anche saper raccontare e tutelare, perché non basta più dire solo ‘siamo di Murano’. Credo che la soluzione migliore in questo senso sia pensare a una Dop, una garanzia di provenienza”. Il primo cittadino ha poi sottolineato la grande importanza, spesso sottovalutata, che i maestri vetrai hanno nella realizzazione di opere d’arte “Il bozzetto di un artista, tradotto in vetro da mani diverse, assume connotazioni del tutto differenti. Il lavoro del maestro vetraio è parte integrante dell’opera d’arte e va valorizzato”. “Il vetro – ha concluso Brugnaro – è una delle grandi eccellenze veneziane che va non solo difesa, ma promossa e rilanciata: unire arte e manifattura è la grande sfida che Venezia può e deve cogliere. Il prossimo anno allargheremo questa importante iniziativa al territorio di tutti i 44 Comuni della Città metropolitana”. “Non ci può essere cultura senza la fabbrica, – ha aggiunto Gribaudi – né ci può essere la fabbrica senza la cultura. Il vetro e Murano sono parte attiva del territorio: vogliamo un Museo del vetro che sia contemporaneo, che racconti non solo il passato e la storia di quest’arte millenaria, ma anche il suo presente e il suo futuro”. Ad aprire il variegato calendario degli appuntamenti – ha spiegato Belli – sarà la mostra “Vittorio Zecchin: i vetri trasparenti per Cappellin e Venini”, a cura di Marino Barovier, dedicata agli eleganti vetri disegnati dallʼartista negli anni Venti. L’esposizione, ospitata nello spazio espositivo “Le stanze del vetro” sull’isola di San Giorgio Maggiore, sarà visitabile dall’11 settembre 2017 al 7 gennaio 2018. Sempre a San Giorgio, nel giardino di fronte alla sede espositiva, si potrà inoltre ammirare la monumentale scultura in vetro dell’artista americana Pae White “Qwalala”, un muro curvo lungo 75 metri, realizzato con migliaia di mattoni di vetro colorati, colati a mano. Numerose le iniziative ospitate dal Museo del vetro di Murano, dalle due mostre della Fondazione Musei Civici di Venezia “Gaetano Pesce. Cinque tecniche col vetro” e “Dino Martens. Pittore e Designer”, agli incontri tematici come la presentazione del libro di Livio Seguso “Una vita per l’arte” e altri appuntamenti curati dall’Associazione InMurano. Per l’intero periodo della manifestazione inoltre la Fondazione MUVE ospiterà in alcune sue sedi opere di artisti internazionali come Federica Marangoni al Museo del Vetro, Michael Zyw e Sandra Fuchs alla Casa di Carlo Goldoni, Tristano di Robilant e Domitilla Harding al Museo di Palazzo Mocenigo e Maria Grazia Rosin a Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte moderna. All’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti tornano le Giornate di studio sul vetro veneziano, giunte alla sesta edizione e dedicate quest’anno al tema “La Filigrana. Dalla sua invenzione a oggi”. L’edizione 2017 vedrà la presenza di trenta esperti provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti, tra cui curatori di musei, studiosi, collezionisti, restauratori, artisti del vetro. Inoltre, fino al 13 settembre, nell’ambito della collaborazione tra il Consorzio Promovetro Murano e il Teatro La Fenice, le Sale Apollinee ospitano “Gold”, una preziosa installazione in vetro di Murano realizzata dalle aziende concessionarie del marchio Vetro Artistico® Murano e che ha come denominatore comune l’oro. Il Comune di Venezia propone, a Palazzo da Mula, la mostra fotografica di Luigi Ferrigno, chimico in una fornace di Murano e fotografo, i cui scatti, eseguiti tra il 1957 e il 1962, raccontano le condizioni di vita e di lavoro delle maestranze. In calendario, inoltre, iniziative legate alla musica, come il récital a Palazzetto Bru Zane “Note riflesse”, con arie e melodie intorno al tema del vetro; alla poesia, come la lettura di brani dedicati al vetro al Teatrino di Palazzo Grassi; al cinema, con la proiezione di “Pezzi sparsi”, docufilm sull’artista del vetro Toni Zuccheri. Non mancheranno infine le attività per bambini, cene a tema, visite guidate e la suggestiva gara podistica notturna “La Bocca del fuoco”, in cui i partecipanti correranno tra le calli di Murano lungo un percorso illuminato da candele, attraversando sei fornaci del vetro in piena attività.