Arnaldo Pomodoro ha una sua opera monumentale in laguna, è si può ben osservare da coloro che in navigazione sono diretti al Lido (anche di notte perchè illuminata). “Il Disco in forma di Rosa del deserto” (dal diametro di oltre 3 metri, in fiberglass, materiale utilizzato anche per costruzione di aerei, anno 1993) è il vanto della collezione di arte contemporanea, promossa dalla Venice International University (VIU) e ospitata sull’isola di San Servolo. L’opera è stata concessa in comodato d’uso dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano che ha intrapreso e continua a promuovere un’azione di prestito con enti e istituzioni pubbliche e private, nell’ottica di rendere maggiormente fruibili al pubblico le opere del Maestro e della propria collezione. Così recita una nota dell’organizzazione. Assente l’Autore per impegni all’estero, è toccato all’Ambasciatore Umberto Vattani, presidente della VIU e Presidente della federazione Nazionale dei Consoli (Fenco) e successore di Carlo Azeglio Ciampi, che la fondò 25 anni fa, sottolineare, insieme al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e al presidente della San Servolo Servizi, Andrea Berro, l’importanza di questa nuova acquisizione del monumento di uno dei maggiori scultori del mondo: “Arnaldo Pomodoro – ha sostenuto Vattani – ha fama planetaria e le sue opere sono un vanto per l’Arte contemporanea. Siamo fieri che il Maestro abbia concesso che la raffigurazione così emblematica di tale formazione sedimentaria, testimonianza di bellezza nella desolazione della distesa di sabbia e, per questo, oltremodo rara e preziosa. L’artista ha saputo amplificare l’emozione del ritrovamento, ma il messaggio si trasforma quasi in un monito per il rispetto verso la magnificenza di Venezia e la fragilità della Laguna.” Sono intervenuti l’ambasciatore e presidente dell’Ateneo Veneto Gianpaolo Scarante, il questore di Venezia Vito Gagliardi, Luisella Pavan-Woolfe, presidente del Consiglio d’Europa a Venezia e Mattia Carlin, Console Onorario di Colombia a Venezia e responsabile di politiche energetiche e innovazione per la Fenco. Carlin si è reso disponibile in questa occasione a generare le condizioni per far illuminare artisticamente la scultura di Pomodoro, così da permettere di essere ammirata nelle ore notturne. (Nella foto: da sinistra Gianpaolo Scarante, Andrea Berro, Luisella Pavan-Woolfe, Mattia Carlin, Umberto Vattani, Luigi Brugnaro, Vito Gagliardi). Info:www.genteditalia.org