DA INCUBATORE DI ROVERETO IL DRAFTRADE, GRANDE NOVITA’ E SENZA FOGLI CARTACEI

Stampa articolo Stampa articolo

cachet_Practix_2

Il direttore tecnico e ing. Daniel Tomasini, insieme al gruppo di Practix, spin-off di Fbk da pochi giorni ha scelto come sede il nuovo Polo della Meccatronica di Rovereto (Trento). Il risultato è ora sul mercato: si chiama Drafttrade, è la grade novità, e permette di rivedere e modificare i progetti anche a distanza e senza dover utilizzare fogli cartacei. Gli utenti possono lavorare dalla propria scrivania ed essere costantemente aggiornati in merito alle modifiche apportate dai colleghi. “Il risparmio economico è evidente”, ha detto Stefano Bonotto, altro socio di Practix. Più in generale, per i loro schermi touch, non escludono lo sviluppo di applicativi extramuseali: “Per la gestione di aeroporti, per la difesa, per coordinare le unità di crisi”. Nell’incubatore di Rovereto l’azienda potrà crescere grazie ai servizi offerti da Trentino Sviluppo. Questa azienda ha anche creato il programma con cui al Museo archeologico dell’Alto Adige è possibile, da uno schermo touch, vedere i muscoli e lo scheletro dell’uomo dei ghiacci, le tracce che la vita preistorica ha lasciato sul corpo di Oetzi, e leggere le informazioni che descrivono ciò che gli è accaduto, ferite e infortuni inclusi. Fin dal 2010 i soci di Practix si sono dedicati agli schermi digitali. Al Salone del Mobile di Milano hanno portato un piano di lavoro interattivo da mettere in cucina. Per il Muse, Il Museo delle Scienze di Trento, hanno sviluppato un’applicazione che consente di preparare una “cena sostenibile”, a bassa impronta carbonica: “Samsung ha voluto uno schermo così anche nel suo showroom di Milano, chissà che non finisca all’Expo”, ha sostenuto Tomasini. Come agisce Drafttrade? Un foglio virtuale che rappresenta il piano di lavoro in digitale. Per installarlo, è sufficiente un semplice pc, perché funziona con schermi touch, ma anche con mouse. “Una soluzione cloud per dover davvero fare a meno della carta quando si lavora con progetti edili e anche quando si progettano impianti meccatronici per costruire macchinari”, hanno illustrato Tomasini e Stefano Bonotto, altro socio di Practix. Sul monitor si vedono le tavole: si possono annotare appunti che poi vengono salvati e sono così visibili anche agli altri utenti. “Così geometri, ingegneri, architetti, periti non devono continuamente incontrarsi. Ciascuno vede che cosa fa l’altro. Possono anche lavorare contemporaneamente al progetto e vedere che cosa sta facendo l’altro in tempo reale: questo è il grande vantaggio rispetto ai sistemi di condivisione Dropbox e Skype”. Le varie versioni del progetto vengono salvate, in una sorta di report di tutte le annotazioni riportate da ciascuno: “In questo modo evitiamo il pressapochismo e ciascuno può facilmente spiegare ai colleghi che cosa intende”, ha aggiunto Tomasini. Il vantaggio rispetto alla carta è evidente: “Si possono vedere contemporaneamente – ha spiegato Tomasini – un dettaglio ingrandito e la tavola con la visione d’insieme. Significa che nello stesso momento e su uno stesso supporto si può tenere sott’occhio il progetto su più scale di grandezza”. A testare il software, collaborandovi, sono state finora due aziende trentine: Stain Engineering e Sws Engineering. Ѐ stato Bonotto, laureato in economia, a chiarire come si risparmia: “L’abbonamento annuale al software costa circa 200 euro a utente. Poniamo il caso di un’azienda edile di 30 addetti, che spende 10 mila euro l’anno in stampe, più altre spese di viaggio: con noi, con 5 o 6 mila euro, avrebbe a disposizione il software e potrebbe far incontrare il gruppo di lavoro su web, senza più viaggi”.



Comments are closed.

Video News