Il 2014 è stato un “annus horribilis” per Venezia, città amata nel mondo, in questo recente periodo ha subito una serie di gravi difficoltà legate alla corruzione politica e ai mancati controlli sulle grandi opere e alle inchieste giudiziarie sulle tangenti sul Mose: sta di fatto che è pure senza sindaco ed è guidata per legge da un commissario prefettizio per l’ordinaria amministrazione e questo fino ad aprile 2015 quando i veneziani da mar e i veneziani di terra saranno chiamati alle urne. Venezia, città fragile per sua natura, soffre di molti mali, malgrado lo Stato abbia istituito da anni una legge speciale per la sua salvaguardia. C’è bisogno di un “risveglio morale” che veda riunite le elites migliori della Città, dove l’operazione di cleaning configura la facile metafora della pulizia amministrativa ed etica, come ha scritto il prof. Giuseppe Goisis, docente di politica ed etica all’università Ca’ Foscari di Venezia. E una serie di riflessioni per la città di Venezia sono contenute in un documento di 4 Scuole Storiche e Arciconfraternite (San Giovanni Evangelista, San Rocco, Santi Giorgio e Trifone e S.Cristoforo e della Misericordia). Le Arciconfraternite sono antiche istituzioni fatte di bellezza e custodi di opere d’arte e improntate alla solidarietà; esse sono elemento insostituibile del patrimonio culturale di Venezia e del Veneto. “L’esigenza sin d’ora, si legge nel documento delle Arciconfraternite, è peraltro quella di fare, della crisi, un’occasione di ripresa del senso morale e della vigilanza di tutti e, prima ancora, di una solidarietà nella responsabilità per aver trascurato il peso che tante piccole e meno piccole devianze di comportamento, dal piano fiscale al malo uso di beni comuni, possono avere avuto sul degrado della qualità della convivenza civile e politica, oltre che sulla tenuta del sistema economico”. Inoltre, nel documento è detto ancora che “il modo delle Scuole/Arciconfraternite di partecipare all’opera di ricostituzione e difesa dell’identità cittadina è quello di impegnarsi per la valorizzazione dell’eredità culturale di Venezia (e non solo) a partire dall’eredità loro propria di saperi e tradizioni, ed elaborando a tal fine iniziative e progetti di condivisione con le nuove generazioni”. Copia di tale documento – definito un appello alla Città per un riscatto morale, per aiutare la collettività a superare le condizioni di degrado, in cui Venezia versa in questo momento – è stato consegnato alla stampa dal Guardian Grando di San Rocco, arch. Franco Posocco in occasione degli auguri natalizi, dopo aver brevemente illustrato una serie di interventi conservativi della Scuola Grande, in programma nel 2015. San Rocco è continua mèta di turisti italiani e stranieri che visitano un ciclo straordinario di opere di Jacopo Tintoretto.
UN “RISVEGLIO CORALE” NECESSARIO PER RISOLLEVARE VENEZIA
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