La Regione Molise ha organizzato un tavolo per il 12 dicembre nel municipio di Termoli per contrastare le trivellazioni petrolifere in Adriatico ed ha invitato le rappresentanze di Slovenia, Croazia, Montenegro, Grecia e Albania, unitamente alle regioni italiane interessate. L’obiettivo della cooperazione è quello di arrivare ad una moratoria europea sullo sfruttamento di petrolio nel Mar Mediterraneo, per promuovere lo sviluppo di energie alternative e per non rischiare di danneggiare l’ecosistema marino attraverso le tecniche invasive di prospezione. Il mar Mediterraneo è stato da anni al centro di interessi da diversi colossi multinazionali che hanno avanzato una serie di istanze per la ricerca di idrocarburi nei fondali. La competenza sui permessi spetta al Governo, motivo per cui spesso le regioni si sono opposte reclamando la possibilità di tutelare i propri territori. Con il decreto cosiddetto “sblocca Italia”, approvato le scorse settimane in Italia dal Governo e ratificato dal Parlamento per semplificare e accelerare una serie di cantieri e opere pubbliche, le autorizzazioni saranno più semplici da ottenere. Prima del decreto, infatti, occorreva chiedere un permesso di ricerca e successivamente proporre istanza per la trivellazione: con lo sblocca Italia, invece, le due concessioni saranno integrate in un solo provvedimento autorizzativo. Come noto il Governo si è dato la competenza per i permessi di ricerca e trivellazione su terra, non solo in mare, come previsto prima. Alcune regioni italiane, come già annunciato in vari occasioni, sono intenzionate a rivolgersi alla Corte Costituzionale, per chiedere l’illegittimità della legge. Si è appreso che le comunità adriatiche italiane sono pronte a collaborare con i Balcani per contrastare un lo sfruttamento delle risorse energetiche.
NO A TRIVELLAZIONI PETROLIFERE IN ADRIATICO. A TERMOLI INCONTRO DELLA REGIONE MOLISE
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