Per riqualificare due ex caserme veronesi necessari due anni di tempo, ma si avranno opere di urbanizzazione e una cinquantina di alloggi a canone calmierato. E’ quanto contiene il protocollo di intesa Comune Verona -Regione Veneto-ATI Passalacqua per il finanziamento di 10 milioni di euro all’edilizia abitativa sovvenzionata e housing sociale del programma di riqualificazione urbana delle ex caserme Santa Marta e Passaacqua (nella foto). L’intervento prevede la realizzazione di una cinquantina di alloggi, che verranno concessi in affitto a canone sociale e a canone calmierato, e relative opere di urbanizzazione, per un costo totale di 26.199.005 euro, di cui 10 milioni di euro quale contributo assegnato dalla Regione Veneto con fondi del Ministero delle Infrastrutture. In dettaglio ci sono 32 nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata che saranno realizzati da Agec per un importo complessivo 8.678.966 euro, suddiviso in 300.507 euro per l’intervento di E.R.P. e 2.378.459 euro per le opere di urbanizzazione. Gli alloggi saranno concessi in locazione a canone sociale. I lavori partiranno all’inizio della primavera prossima, presumibilmente nel mese di marzo. Altri 24 alloggi di edilizia agevolata saranno realizzati dal soggetto privato ATI-Recupero Passalacqua, al costo totale previsto di 10.116.455 euro, suddiviso in 5.506.455 euro per l’edilizia residenziale agevolata e 4.610.000 euro per la quota parte di urbanizzazioni. Gli alloggi saranno concessi in locazione a canone calmierato. I lavori partiranno entro quest’anno, presumibilmente fra settembre e ottobre. Tutti gli alloggi saranno realizzati secondo le più moderne tecnologie costruttive antisismiche, in linea con le normative per il risparmio energetico, classe B. Saranno dotati di pannelli fotovoltaici per il solare termico, predisposizione per il raffrescamento estivo, riscaldamento a pavimento. L’accordo è stato firmato (nella foto) dal Sindaco Flavio Tosi, dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Massimo Giorgetti, dal geometra Stefano Cherubini in rappresentanza dell’impresa Sarmar, capofila dell’ATI-Recupero Passalacqua. Presenti il vicesindaco con delega all’Urbanistica Vito Giacino e il presidente di Agec Massimo Galli Righi. Per entrambe le tipologie di alloggi il tempo massimo di costruzione previsto è di 24 mesi. “Un intervento che unisce pubblico e privato – ha detto il Sindaco Tosi – nella riqualificazione di questo straordinario compendio che, dopo decenni in cui si è parlato del suo recupero, rischiava di rimanere in disuso e abbandonato al degrado. Il programma di riqualificazione avviato dall’Amministrazione comunale permetterà un importante salto di qualità alla città di Verona e in particolare a Veronetta, un quartiere che, dopo un lungo periodo di difficoltà e di problemi sul fronte della sicurezza, meritava questa importante occasione di riscatto”. “Un contributo di 10 milioni di euro – ha spiegato l’ass.regionale Giorgetti – parte dei quali frutto del protocollo siglato dalla Regione con il Ministero per le Infrastrutture, che ci permette di fare questo tipo di intervento. Saranno realizzati alloggi di edilizia popolare che potranno essere usufruiti da quelle persone che, nel contesto economico attuale, non sono in grado di acquistare una nuova casa, né di pagare gli affitti a prezzo di libero mercato”. Il vicesindaco Vito Giacino ha fatto il punto sulla tempistica dei lavori di realizzazione del parco urbano pubblico di 182 mila mq che sta sorgendo nell’area. “Il progetto è iniziato nel 2011 –ha precisato – con la vendita ai privati, selezionati attraverso un bando pubblico europeo, di un decimo dell’area in cui realizzare edilizia residenziale. In questo modo il Comune ha potuto avviare i lavori di quello che diventerà uno fra i più grandi parchi urbani a valenza storico paesaggistica d’Europa, con 182 mila mq di verde. L’intervento prevede anche il restauro e il recupero a fini culturali, didattici e sociali delle mura e del bastione delle Maddalene: ricordo che il progetto presentato dal Comune di Verona ha ottenuto un finanziamento europeo, trasmesso attraverso la Regione Veneto, di 1 milione 500 mila euro, che consentirà di avviare entro breve tempo anche il recupero dell’ex Dogana ai Filippini. I lavori per il parco urbano –continua Giacino- proseguono spediti: la prima parte dell’intervento, pari a 20 mila mq, sarà completata entro l’anno e nel 2014 inizieranno i lavori della parte più consistente, che contiamo di terminare nell’arco di 24 mesi. A giugno è terminata la fase della bonifica dell’amianto, condotta sotto la supervisione di Spisal e Arpav e completata anche la fase della bonifica bellica in superficie, mentre siamo al 40% di quella interrata. E’ stata condotta una campagna archeologica che ha portato alla luce interessanti reperti di valore storico, dal periodo scaligero a quello asburgico, che resteranno all’interno del parco incrementandone la valenza culturale e l’attrattiva turistica. Particolarmente impegnativa è stata anche la fase preliminare della demolizione dei vecchi capannoni, che ha prodotto 250 mila mc di detriti, che sono stati impiegati per rinforzare i sottofondi e per ricostruire nella posizione originaria i bastioni austriaci, abbattuti dai bombardamenti bellici e dalla successiva costruzione dei manufatti militari”.