Sulla gestione finanziaria dei fondi dei gruppi, il Consiglio regionale del Veneto, su proposta dell’Ufficio di Presidenza, ha dato mandato alla Giunta di promuovere il ricorso alla Corte costituzionale per conflitto di attribuzione in merito alla sentenza della sezione di controllo della Corte dei Conti del Veneto sulla gestione finanziaria dei fondi dei gruppi consiliari. Il ricorso deve essre presentato entr il 12 agosto. La decisione di ricorrere ai giudici della Consulta è stata presa per tutelare il Consiglio regionale del Veneto (e i gruppi consiliari) di fronte alle contestazioni mosse dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti in merito alle spese dei gruppi nel 2012, dopo che il decreto legislativo 174 del governo Monti (poi convertito nella legge 213 del dicembre 2012) ha sottoposto al controllo della Corte dei Conti la gestione finanziaria delle Regioni. I giudici della sezione di controllo (ramo amministrativo della Corte dei Conti) il 13 giugno scorso avevano decretato l’irregolare rendicontazione delle spese per tutti i gruppi politici del Consiglio regionale del Veneto (contestando in particolare spese per consulenze e mancanza di scontrini ‘parlanti’), sanzionandoli con l’obbligo di restituire quanto ricevuto nel 2012 e con la cancellazione del contributo per l’anno in corso. Sentenza che aveva gettato nel caos i gruppi consiliari e lo stesso Consiglio regionale, per il suo valore retroattivo e gli effetti paralizzanti sull’attività istituzionale dei gruppi e degli stessi consiglieri. Nonostante il 5 luglio sia intervenuta la Sezione delle autonomie della Corte dei Conti che – sollecitata dai presidenti dei Consigli regionali di diverse Regioni italiane – ha chiarito che controllo e sanzioni sui rendiconti sui gruppi consiliari da parte delle sezioni regionali potranno avvenire solo sui bilanci 2013 e non retroattivamente, il Consiglio regionale del Veneto – confortato dal parere dei tre consulenti giuristi incaricati della questione (Mario Bertolissi, Vittorio Domenichelli e Francesco Rossi) – rivendica autonomia decisionale e impugna davanti al massimo organo giurisdizionale la sentenza dei giudici contabili del Veneto sulle spese dei gruppi consiliari. “E’ indubbio infatti – fanno rilevare i tre consulenti nella parte finale del parere – l’incostituzionalità del controllo e delle sanzioni che ne derivano, nella misura in cui, l’uno e le altre si risolvono in un indebito sindacato sulle scelte di merito o operate dai consiglieri regionali e laddove, causa la decadenza del diritto all’erogazione delle risorse e l’obbligo restitutorio, minacciano la possibilità stessa dell’attività dei gruppi consiliari e, quindi, del Consiglio regionale”.
FONDI A GRUPPI CONSIGLIO VENETO. ENTRO 12 AGOSTO RICORSO A CORTE COSTITUZIONALE DOPO SENTENZA CORTE DEI CONTI
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