Whirlpool (rappresentata dall’amm. delglato Davude Castiglioni) consegnerà 3 mln di euro alla Provincia di Trento, per essere spesi a completa discrezione dell’ente, d’intesa con le organizzazioni sindacali, con l’unico vincolo di destinarli alla reindustrializzazione del sito di Spini di Gardolo e/o alla riqualificazione dei lavoratori dell’azienda. E’ questa la novità di rilievo del nuovo protocollo d’intesa siglato fra i vertici della società, l’amministrazione provinciale e le organizzazioni sindacali di categoria, che pur nella drammaticità della situazione rappresenta un modello innovativo di buona prassi nell’ambito delle relazioni industriali, promuovendo la compartecipazione dell’azienda alla ricerca di soluzioni favorevoli ai lavoratori. Il protocollo segue all’accordo-quadro siglato lo scorso 11 luglio fra Provincia, sindacati e Whirlpool, che tracciava le linee di intervento relative a tutti i problemi sollevati dalla chiusura dello stabilimento di Spini, destinate a formare oggetto di separati accordi fra le parti. La Whirlpool coprirà anche le spese di una società di scouting che sarà incaricata di ricercare in tutta Europa attività sostitutive da insediare a Spini. L’azienda destinerà un budget stimato in circa circa un milione di euro per attività di riqualificazione del personale da concordare direttamente con il Sindacato e in accordo con l’Agenzia del lavoro. Rimane l’impegno a trovare in tempi brevissimi un accordo definitivo anche per quanto riguarda il cosiddetto Piano sociale, contenente le specifiche misure in favore dei lavoratori, il “pezzo” più importante del percorso che le parti stanno costruendo. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore all’industria Alessandro Olivi. “Avevamo fortemente voluto un accordo con l’azienda che non lasciasse questa fase ad un percorso casuale e senza fissare inderogabili clausole sociali ed economiche, in particolare a tutela dei lavoratori. Il Protocollo che prevede fra le altre cose un trasferimento di risorse dall’azienda alla Provincia – spiega – è un aspetto assolutamente innovativo di questo percorso. Mai nelle dismissioni di stabilimenti di grandi dimensioni sul nostro territorio, fortunatamente rari, si era arrivati a concordare una misura del genere. Essa si inquadra peraltro in una più ampia rosa di impegni sul versante della riqualificazione del sito industriale e dei lavoratori coinvolti, che testimonia della bontà dell’azione intrapresa da tutti i soggetti all’indomani dell’annuncio della società di chiudere lo stabilimento di Spini. Secondo Fim, Fiom e Uilm del Trentino questo tipo di compensazioni economiche possono diventare una sorta di “scorciatoia” per chiudere facilmente le aziende in Trentino. Esse però consentono di mitigare gli effetti sociali ed economici delle crisi aziendali ed aprire al tempo steso prospettive importanti per il futuro. Con l’accordo-quadro siglato un paio di settimane fa la Whirlpool aveva dichiarato la propria disponibilità ad “affiancare e supportare la Provincia, dedicando risorse alla fornitura di appositi servizi specializzati, nella verifica e nel sostegno delle opportunità di reindustrializzazione del sito”.
Questi i punti fondamentali:
a) attivare un apposito servizio di ricerca e sostegno delle opportunità di reindustrializzazione, per la durata di due anni, su scala internazionale, attraverso una società specializzata;
b) provvedere direttamente e a proprie spese a mettere in campo percorsi di riqualificazione professionale, di nuovo attraverso una società specializzata, d’intesa con il Sindacato e l’Agenzia del lavoro, e per la durata dei primi 12 mesi di cassa integrazione. Per tale attività, che è materia di accordo sindacale, l’azienda avrebbe destinato un budget di circa 1 milione di euro;
c) trasferire alla Provincia, quale ente garante delle esigenze della collettività, una somma quantificata in 3 milioni di euro, che sarà erogata per essere spesa a completa discrezione della Provincia stessa, in accordo con il Sindacato, con l’unico vincolo di essere destinata alla reindustrializzazione del sito e/o ai lavoratori della Whirlpool.
Nel caso di successo della ricerca della società specializzata di attività sostitutive da insediare nel sito di Spini, il contratto prevederà, come d’uso, un premio di risultato legato al gradimento della Provincia circa la tipologia delle attività subentranti.