”È sicuro che proveremo tutte le vie per evitare la chiusura dello stabilimento di Orcenico, a cominciare dalla richiesta di riaprire subito un nuovo e più affidabile tavolo di trattative”. Lo ha precisato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani commentando la decisione di Ideal Standard di chiudere lo stabilimento di Orcenico di Zoppola (Pordenone). Secondo Serracchiani, ”la decisione della proprietà e il modo in cui è venuta alla luce ha i caratteri di un atto di violenza ai danni dei lavoratori e di tutta la regione. È gravissima l’assoluta indifferenza dimostrata da Ideal Standard nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie, e anche verso i soggetti istituzionali impegnati al tavolo di crisi. La Regione sarà al fianco dei lavoratori impegnati a oltranza a difendere i loro posti, e fin da ora – conclude – siamo pronti a coordinarci con il Ministero, gli Enti locali e le organizzazioni sindacali”. Lo stabilimento di Orcenico di Zoppola dà lavoro a circa 480 addetti (manifestanti nella foto). La comunicazione è avvenuta a Roma, durante il vertice in corso al Ministero dello sviluppo economico. La notizia si è diffusa nello stabilimento friulano e ha colto di sorpresa gli stessi sindacalisti, il sindaco di Zoppola, Francesca Papais, i funzionari regionali e ministeriali, che si stavano rapportando con la proprietà, senza che fino a quel momento fosse stato affrontato il tema degli esuberi. «Siamo di fronte ad un comportamento inaccettabile», ha dichiarato Giuseppe Pascale, segretario provinciale della Filtcem Cgil di Pordenone, di rientro dal summit romano: «Ideal Standard deve ritirare l’annuncio di chiusura di Orcenico altrimenti noi proseguiremo nello sciopero a oltranza, con il blocco delle attività produttive. È già in programma una manifestazione nella piattaforma logistica di Brescia: fino al ritiro della proposta, non contempliamo altre aperture di credito verso la proprietà». Nello stabilimento friulano si realizzano sanitari, vasche e prodotti per il wellness. La chiusura della fabbrica avrebbe pesanti ripercussioni anche sull’indotto. Al momento è in corso lo sciopero negli stabilimenti italiani della Ideal Standard, il gruppo internazionale che produce rubinetteria, sanitari e accessori per il bagno: non soltanto a Orcenico ma anche a Trichiana (Belluno) e a Roccasecca (Frosinone). A Roccasecca i lavoratori si fermano per otto ore, mentre a Orcenico e Trichiana da subito. E’ stata prevista un’assemblea nello stabilimento di Roccasecca. Ideal Standard Industriale, nel corso della riunione di Roma ha proposto di individuare e implementare insieme alle OO.SS. nuove iniziative finalizzate all’incremento della competitivita’ e secondariamente di cessare la produzione di ceramica presso lo stabilimento di Orcenico a partire da gennaio 2014. La conferma inevitabile, al momento attuale, comporta la perdita di 416 posti di lavoro a Orcenico. Il piano prevede che le attivita’ di Bathing & Wellness e di NPD ceramico attualmente collocate in Orcenico siano traferite a Trichiana ed assorbite dal suo attuale organico, che sarà preso dal settore Ceramico e formato su questi nuovi profili professionali. Come conseguenza di questa proposta, i lavoratori di Trichiana e Roccasecca torneranno a un impiego a tempo pieno. Da fonti aziendale e sindacale si è appreso che i dipendenti della sede di Milano e del centro logistico di Bassano Bresciano non sono in alcun modo coinvolti da questa proposta. L’Italia continua ad essere un mercato chiave per il gruppo Ideal Standard e l’azienda rimane pienamente impegnata a mantenere una forte presenza sul mercato. Proseguira’ nello sviluppare il proprio business investendo in nuovi prodotti, rafforzando il servizio al cliente e continuando a consolidare una competitivita’ sul mercato. Tutta l’attuale produzione pari a 1,2 milioni di pezzi rimarra’ in Italia. Ulteriori risorse per finanziare gli investimenti finalizzati a sostenere la competitivita’ dovranno essere individuati a partire dalla seconda meta’ del 2014 in accordo con le OO.SS. In una nota aziendale è detto, tra l’altro, che ”questa e’ una notizia difficile per tutti i dipendenti e per la comunita’ locale di Orcenico, ma l’azienda crede che questo sia un passo necessario per recuperare competitivita’ e salvaguardare il futuro di tutta Ideal Standard Industriale in Italia. Ideal Standard si impegna a fare tutto il possibile per facilitare la fase di transizione ed e’ disponibile, con effetto immediato, ad avviare le consultazioni con I sindacali e le rappresentanze aziendali”.
“IDEAL STANDARD” DI ORCENICO (PORDENONE) ANNUNCIA CHIUSURA “COME PASSO NECESSARIO”. A RISCHIO 416 ADDETTI.
Stampa articolo