Nulla nasce a caso: pendolari al limite della sopportazione per finestrini della carrozze bloccate, scarsa pulizia a bordo, ritardi non annunciati all’utenza e così soppressione di corse. A questi disagi, recepiti dalla Regione con sanzioni a Trenitalia per non aver rispettato l’accordo di servizio e parziali rimborsi ai pendolari, ora si stanno definendo gli ultimi particolari per migliorare i collegamenti ferroviari locali: così ha detto nella sede della Provincia di Verona l’ass. regionale ai trasporti Renato Chisso, presente il presidente dell’ente. intermedio e rappr. di Trenitalia. Finalmente si è arrivati ad una nuova filosofia della mobilità pubblica. Conversando con la stampa, egli ha parlato che sono anni che il Veneto ed i veneti aspettano collegamenti ferroviari adeguati alla moderne esigenzee che ora il Piano si presenta con una “radicale innovazione”. Con il prossimo orario ferroviario (dicembre) , il Piano tra Regione e Trenitalia avrà queste migliorie: maggior numero di convogli e quindi più posti a sedere, e una velocità di percorrenza adeguata. Il risultato verrà realizzato adottando nuovi orari cadenzati sulle diverse direttrici, attivando regionali veloci e regionali che fermano anche in nuove stazioni. Questa «rivoluzione» è il seguito del protocollo d’intesa firmato nel maggio scorso tra il presidente della Regione Luca Zaia e l’AD di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e per conto della controllata Trenitalia, finalizzato allo sviluppo del trasporto ferroviario a tutti i livelli, in alternativa e in complementarità con le altre modalità di trasporto, attivando il servizio cadenzato per i pendolari e puntando a completare il sistema di alta capacità ferroviaria lungo la direttrice Est – Ovest. L’obiettivo è di mettere a punto tutte le migliorie possibili in un quadro di compatibilità economica, prima di dare il via al nuovo sistema. L’esponente della Regione Veneto tornerà a Verona nelle prossime settimane per confrontarsi con i rappresentanti dei Comuni interessati. Gli altri incontri con il territorio, tutti alle 17, sono in programma: il 17 in Provincia di Rovigo; il 22 in provincia di Treviso; il 24 in provincia di Vicenza; il 29 in provincia di Padova; il 31 a Mestre per la Provincia di Venezia e il primo in provincia di Belluno. Ancora Chisso (nella foto): dal prossimo inverno, lavoratori e studenti viaggeranno meglio per raggiungere il posto di lavoro o di studio, un servizio che viene reso alla cittadinanza e che certamente avrà riflessi positivi anche sulla mobilità turistica. Sono convinto che un asse privilegiato con Venezia rappresenti per Verona un elemento importante. Concludo, però, ricordando la funzione di cerniera di Verona, vicina a Lombardia e Emilia. Questa nostra caratteristica territoriale fa sì che il nostro sguardo si muova a 360 gradi, non dimenticando nemmeno le destinazioni fuori dal Veneto, verso tratte significative che sono quelle di Milano e Bologna. E’ stato previsto un sostanziale miglioramento del servizio regionale sulle direttrici Verona – Venezia, Verona – Mantova e Verona – Legnago – Rovigo in termini di numero di convogli. Sulla direttrice Venezia – Milano, il servizio degli interregionali veloci sarà svolto da regionali veloci veneti sulla Verona – Venezia, in coincidenza con i regionali veloci lombardi di TreNord sulla Verona – Brescia – Milano. Secondo il rappr. di Trenitalia il nuovo modello di offerta garantirà nuove opportunità per la mobilità definita «non sistematica», grazie anche ad un parco convogli che comprende 20 nuovi complessi Stadler, 9 nuovi convogli Vivalto, 14 nuove carrozze doppio piano e, non meno importante, il revamping di 316 vetture Trenitalia a Media Distanza. Rispetto ai collegamenti da e per Verona, l’energico rinforzo prevede un un incremento del 59% dei treni sulla relazione Verona – Venezia; e così da Verona – Mantova e da Verona a Rovigo, via Legnago.
TRENI LOCALI IN VENETO. DA DICEMBRE “RADICALE INNOVAZIONE” CON AUMENTO CONVOGLI E ORARI CADENZATI
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