Innovativo progetto – dal titolo “Giotto a bottega da Cimabue. La trasmissione dei saperi” – al centro di un protocollo d’intesa firmato a Venezia, dall’Assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro Elena Donazzan, dall’Ufficio scolastico regionale con la vice direttrice Gianna Miola, dalla Confartigianato del Veneto con il Presidente Giuseppe Sbalchiero e con il Presidente dei Giovani Imprenditori Sandro Venzo, da Veneto Sviluppo, tramite il suo Presidente Giorgio Grosso. Riproporre dunque lo sviluppo dell’artigianato promuovendo lo spirito imprenditoriale dei giovani veneti fin dalle scuole secondarie e dai centri di formazione professionale, e nello stesso tempo, favorire l’ inserimento dei giovani nelle aziende tramite il tirocinio e l’alternanza scuola e lavoro. L’ass. Donazzan ha detto di wessere sempre più convinta che “il ruolo centrale svolto dall’istruzione e dalla formazione nei processi di crescita e modernizzazione della società veneta e il valore strategico di raccordo tra istruzione, formazione e mondo del lavoro sia per le imprese sia per i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro. In questo contesto intendiamo potenziare i percorsi di alternanza tra scuola e lavoro e questo protocollo crea uno strumento dedicato che affianca un mondo in profonda trasformazione, come quello del lavoro, e che va guidato”. Il protocollo punta a favorire la nascita di nuovi imprenditori in Veneto con la promozione di un’istruzione e formazione più orientate all’imprenditorialità, con la rimozione degli ostacoli che limitano lo sviluppo di nuove imprese per farne nascere di più in modo semplice; adottare a questo scopo piattaforme di microcredito (venture capital o crowd founding) e servizi di assistenza orientati ai fabbisogni di questi nuovi imprenditori; istituire un tavolo tecnico di coordinamento di monitoraggio del progetto. Secondo la vicedirettrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, l’importanza del “fare alleanza tra mondo della scuola e lavoro, partendo anche dalle medie inferiori, per aiutare l’autoimprenditorialità intesa come espressione di sé, della creatività, del fare che è tipico del mondo artigiano e che può aiutare a dare più anima alla scuola e più speranza ai ragazzi”. Veneto Sviluppo, come ha sostenuto il presidente Giorgio Grosso, contribuirà, secondo la propria vocazione di sostegno alla piccola e media impresa e in particolare al suo interno dell’artigianato, alla realizzazione del protocollo d’intesa, cercando corsie preferenziali che individuino strumenti specifici, sul tipo dell’imprenditoria giovanile e femminile. Egli ha ricordato che la finanziaria regionale ha realizzato 8000 contratti di finanziamento agevolato due terzi dei quali a favore di imprese artigiane. Sbalchiero e Venzo di Confartigianato hanno ringraziato la Regione Veneto per aver saputo mettere insieme nel protocollo d’intesa i soggetti della formazione, della scuola e del credito e hanno auspicato che con questa iniziativa si possa andare avanti sulla strada di far entrare in maggior sintonia mondo della scuola e mondo del lavoro, “insegnando ai ragazzi che possono puntare ad avere non solo un lavoro ma anche un’impresa”.
SCUOLA-FORMAZIONE-LAVORO. ACCORDO ISTITUZIONI ED ENTI PER PROMUOVERE TRA I GIOVANI SPIRITO IMPRENDITORIALE
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