La Basilica palladiana riapre all’insegna della multimedialità con una serie di iniziative fortemente orientate al contemporaneo, in attesa della seconda grande mostra di pittura del febbraio 2014. Il 17 luglio alle 18 (repliche 21-24-26-28-31 luglio e 2-4 agosto con orario 18-20-22, la domenica anche alle 11) arriva la passeggiata teatrale interattiva “Silent Play – Le Voci della Basilica”, tra gli appuntamenti più attesi della programmazione estiva 2013 coordinata dall’assessorato alla Crescita. L’itinerario “per turisti del terzo millennio” proposto da La Piccionaia I Carrara è in realtà un gradito ritorno. Dopo il tutto esaurito dello scorso inverno viene riproposto, infatti, il percorso guidato all’interno della Basilica Palladiana “Le voci della Basilica”. Un itinerario nelle logge e nel tempo con l’ausilio di audioguide interattive, per esplorare gli echi del cantiere e la lunga storia della fabbrica palladiana, attraverso testi letterari, brani musicali, stralci di film e interviste, per finire con uno sguardo sulla città dalla splendida terrazza superiore. Ideato e realizzato dagli artisti Carlo Presotto, Paola Rossi e Matteo Balbo, il progetto nasce dal connubio tra la ricerca nel campo del tessuto sociale della città e quella della multimedialità: una direzione felicemente sperimentata nell’ambito del Festival Biblico 2011, proseguita nell’estate 2012 con i tre percorsi palladiani di “Stasera Unesco” e sviluppatasi ulteriormente nel febbraio 2013 proprio con “Le voci della Basilica”. La partecipazione al percorso, della durata di circa un’ora, prevede un biglietto unico di 4 euro. (Prenotazione obbligatoria. Per informazioni: ufficio Teatro Astra, Stradella Barche 5, tel. 0444 323725, info@teatroastra.it – www.alcentrolestate.it). Dopo quest’evento la Basilica palladiana riaprirà al pubblico il 20 luglio, in occasione dell’inaugurazione della mostra “ARType, archetipi della videoarte: trentasei artisti italiani contemporanei” (ore 18). L’esposizione a ingresso libero sarà visitabile sino al 25 agosto (tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10 alle 18). Il progetto espositivo, promosso dal Comune di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, e realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna – Videoart Yearbook, con il contributo di AIM Energy, nasce dal desiderio di sondare alcuni archetipi dell’immaginario contemporaneo, elementi primordiali della cultura umana, esplorandoli attraverso lo sguardo dell’arte. Il neologismo a cui si ispira il titolo di questa mostra è dato infatti dall’accostamento dei termini “arte” e “archetipi”, nella loro variante anglofona, con la convinzione che il linguaggio sperimentale del video d’artista rappresenti una via d’accesso privilegiata per osservare la complessità degli assetti antropologi nel mondo d’oggi. I curatori della mostra – Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari, docenti nelle università di Bologna, Padova e Venezia – hanno selezionato per questa mostra le opere di trentasei artisti italiani contemporanei. Le opere in mostra sono raggruppate in sei archetipi, sei ambienti “immersivi” di proiezione allestiti nel prestigioso spazio palladiano: il rito, il gioco, il territorio, il gesto, il viaggio, il sé. L’idea di archetipo assume nel mondo dell’arte una valenza simbolica di proporzioni ancora maggiori, che attraverso l’intervento dell’artista traspare nella sua accezione mondana. Le forme archetipali dell’esistenza umana plasmano infatti, in maniera tacita e sommessa, le sfere dell’ordinario; condizionano le abitudini, influenzano gli atteggiamenti, i piccoli gesti quotidiani. E tutto ciò accade perché gli archetipi sono forme originali – arché/týpos –, manifestazioni ancestrali dell’immaginario simbolico, espressioni dell’inconscio collettivo radicate negli spazi reconditi del sé, che reiterano se stesse, all’infinito. Destino dell’arte è infrangere questa monotona sequenza. Gli artisti, da sempre, si sono fatti interpreti di una “visione”; e a ciò non si sottrae quell’ampia compagine di sperimentatori dalle belle pensate che opera attraverso il linguaggio del video, il mezzo espressivo che per vocazione tende a scardinare i meccanismi ordinari dell’assuefazione visiva. Le opere in mostra aspirano a tracciare una mappa antropologica dell’immaginario contemporaneo.
Una delle novità più intriganti della programmazione estiva targata 2013 sarà poi l’utilizzo performativo serale della terrazza panoramica della Basilica palladiana, con concerti e letture proposte nell’ambito dell’iniziativa “Tintarella di luna”. Le quattro serate fra musica, poesia e teatro rappresentano il primo esperimento di happening culturale nella più bella terrazza di Vicenza. In una atmosfera lounge particolare si potrà così ammirare la bellezza del panorama notturno dal più magico degli osservatori vicentini, con un sottofondo musicale affidato al jazz nelle sue innumerevoli varianti (scat, bebop, classic, standard), al nuevo tango di Astor Piazzolla, agli antichi canti e suoni del Mediterraneo, il tutto sapientemente mixato con letture teatralizzate di Giorgia Antonelli, Titino Carrara, Matteo Balbo e Pierangelo Bordignon basate su testi dei poeti cileni Jodorowski e Schneider, di Giacomo Leopardi, di Eric Emmanuel Schmitt, di Italo Calvino, di Edmond Rostand e Shakespeare. Gli appuntamenti in programma il 16, 23 e 30 agosto e l’8 settembre, iniziano alle 21.30 e l’ingresso a 10 euro dà diritto ad un drink presso il bar che sarà allestito per l’occasione sulla terrazza. Da lunedì 9 a sabato 14 settembre, alle ore 21, ancora una volta la Terrazza della Basilica Palladiana sarà protagonista con il progetto “Musica e poesia” a cura del Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.Info: produzione@consvi.it).