La Provincia di Trento ha impostato un progetto strategico con lungimiranza all’inizio degli anni Duemila e ora i risultati sono stati riconosciuti a livello internazionale”. Lo ha segnalato Sergio Bettotti, responsabile del Progetto Speciale di Sviluppo delle Reti Telematiche, che appreso della approvazione arrivata dall’Unione Europea. A Bruxelles, nell’ambito della conferenza del Comitato delle Regioni intitolata “Agenda Digitale per l’Europa; il ruolo delle regioni e delle città”, il progetto trentino – fra l’altro l’unico caso italiano scelto – è presente come uno dei migliori casi di diffusione della banda larga a livello europeo. Già nel 2010 il 52% delle famiglie trentine aveva accesso a servizi a banda larga, ossia la percentuale più alta in Italia secondo i dati Istat. L’obiettivo principale della Provincia autonoma di Trento è stato quello di trasformare il Trentino in un’area di eccellenza nell’innovazione guidata dal settore ICT. Secondo la Provincia, infatti, le infrastrutture a banda larga sarebbero diventate la spina dorsale della futura crescita economica: per questo motivo si sono adottate tutte le misure necessarie affinché i cittadini e le imprese non fossero esclusi dallo sviluppo economico, sociale e occupazionale derivante dalle innovazioni nel settore delle nuove tecnologie. Per raggiungere questo obiettivo è stato così messo in atto un piano di medio-lungo termine tramite la società di sistema Trentino Network basato su tre azioni principali: eliminare il digital divide di prima generazione grazie al progetto WiNet (creazione di una rete senza fili); superare il digital divide di seconda generazione, vale a dire garantire una velocità di connessione pari a 20Mbps a tutti i cittadini; attivare un’iniziativa per la creazione di un’infrastruttura in fibra ottica che copra il 100% della popolazione entro il 2018. Tra il 2012 e il 2013, in linea con i tempi previsti, Trentino Network realizza la dorsale in fibra ottica e porta avanti gli allacciamenti in banda ultra larga delle principali aree industriali del territorio favorendo la competitività imprenditoriale locale. Inoltre, entro il primo semestre 2013, tutte le centrali telefoniche presenti nel territorio sono connesse in fibra ottica garantendo così al 95% della popolazione trentina la possibilità di navigare a una velocità fino a 20 Mbps. Infine si sono create 520 aree (piazze o parchi), dislocate in tutti i Comuni trentini, dove poter utilizzare gratuitamente internet attraverso la rete Wi-Fi FREELUNA. Un’iniziativa in linea con l’articolo 10 del recente decreto legge (21 giugno 2013) che prevede la liberalizzazione dell’allacciamento dei terminali di comunicazione alle interfacce della rete pubblica. Non va dimenticato che si è previsto un sistema di accreditamento alla rete unico per tutti i siti presenti nel territorio provinciale. Un modello, dunque, quello trentino che per la Commissione Europea merita d’essere conosciuto e premiato a livello internazionale.
BANDA LARGA E AGENDA DIGITALE. BRUXELLES VALUTA TRA I MIGLIORI IL PROGETTO TRENTINO
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