Idee, progetti, risorse e servizi. è questa la sfida del nuovo mondo dell’economia collaborativa che punta allo “sharing” cioè la condivisione per reinventare il nostro modo di produrre e utilizzare i beni. Se ne parla nella sala Consiliare di Palazzo Santo Stefano, sede della Provincia di Padova. L’evento si chiama “Padova Factory Drinks”. Si tratta di un momento di incontro promosso dall’associazione francese “OuiShare”, in collaborazione con l’incubatore della Provincia “OnSpace”. Padova è stata scelta dopo Roma, Torino, Milano e Firenze in Italia oltre a numerose città nel mondo. L’obiettivo è quello di spiegare le opportunità dell’economia collaborativa applicata anche nella produzione e manifattura. Al primo “Padova OuiShare Factory Drink” sono messi in contatto alcuni tra gli imprenditori più innovativi d’Italia con le realtà del tessuto produttivo locale per gettare i semi di futuri progetti. Spiegato chiaramente ai partecipanti che cos’è l’opensource (linguaggi di programmazione e realizzazione aperti e condivisi a tutti) sia destinato a cambiare l’economia e la produzione. Focus anche su due realtà italiane che seguono la filosofia di “OuiShare”: la Open Source Ecology Italia e la Wasp. Presentato in c0nclusione un panel moderato da Simone Cicero, referente dell’associazione francese OuiShare che raggruppa una comunità globale di appassionati tra imprenditori, progettisti, ricercatori, funzionari pubblici e privati.
IMPRENDITORI INNOTAVITI. A PADOVA PRIMO QUISHARE FACTORY DRINK
Stampa articolo