A PAPER FREE L’UNIVERSIADE INVERNALE TRENTINO 2013 (EVENTO SPORTIVO AD EMISSIONE ZERO)

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cachet_Paolo Bouquet, Pierluigi Ferrari, Sergio Anesi, MarinoSimoni, Antonietta Nardin
L’Universiade Invernale 2013 sarà un evento sportivo ad emissioni zero: è’ quanto è stato previsto nel Manifesto di sostenibilità adottato dal Comitato organizzatore, in linea con le indicazioni ambientali della Provincia di Trento. Le 20.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica (CO2) per lo svolgimento delle varie attività – equivalenti all’ di 15.000 automobili a gasolio con percorrenza media annua di 10.000 km – saranno compensate da numerosi interventi di efficienza e di risparmio energetico. Lo svolgimento dell’Universiade non produrrà alcun incremento delle emissioni globali di gas a rischio di alterazione del clima. Il Comitato organizzatore ha escluso l’acquisto economico di crediti di C02 per la compensazione e attuerà, di conseguenza, un pacchetto di buone pratiche: dalla mobilità sostenibile alla gestione dei rifiuti, in modo da minimizzare l’impatto ambientale. La 26° Universiade in particolare sarà “paper free”, con la riduzione al minimo dell’uso di materiale cartaceo a favore dell’uso dei mezzi informatici. Il Consorzio dei Comuni Trentini e l’ (Programme for of schemes), condividono gli obiettivi del Manifesto di Sostenibilità eD i presidenti Sergio , Marino e Ferrari (nella foto) hanno sottoscritto a Trento un accordo quadro di collaborazione per lavorare insieme al Comitato organizzatore, assumendosi degli impegni predefiniti da perseguire con azioni di riduzione delle emissioni di carattere temporaneo o permanente.  L’iniziativa si inserisce nei progetti scientifici che fanno riferimento a Trentino 2013, la prima Universiade ad emissioni zero; una manifestazione, come ha sottolineato Sergio Anesi, che non si differenzia solo per il valore dell’attività sportiva, ma anche per gli aspetti legati all’educazione e alla culturale dei giovani partecipanti, che avranno dai 18 ai 28 e riceveranno da questa esperienza uno stimolo positivo e la dose di fiducia necessaria per affrontare in modo adeguato le sfide del futuro. Paolo Bouquet, vicepresidente del comitato organizzatore, ha evidenziato l’importanza della rete creatasi fra enti pubblici e privati e il circolo virtuoso che l’evento sportivo ha permesso di chiudere, coniugando ricerca e innovazione e costruendo un lascito importante per tutto il territorio. Tra l’altro, il Know-how sviluppato con questo progetto potrà essere messo a disposizione in futuro e magari fare del Trentino un centro di riferimento di eccellenza nel campo della sostenibilità ambientale.


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