NECESSITA’ DI UN FEDERALISMO FINANZIARIO OMOGENEO NELLE REGIONI D’EUROPA

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regioni d'Europa

Venezia ha ospitato i lavori del Gruppo sul finanziario in seno alla d’Europa (Calre). E’ una struttura tecnico-politica attiva e fa alla delle 74 Assemblee legislative.  La riunione è stata coordinata dal presidente del Clodovaldo Ruffato.  Lo scopo è stato quello di definire le azioni da intraprendere per favorire la nascita negli Stati europei di un sistema di “ finanziario omogeneo”, come una sorta di propulsiva per affermare l’Europa delle Regioni.Il documento conclusivo che è stato illustrato ai media, al termine dei lavori, dallo stesso Ruffato, e dal presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo e presidente della Conferenza Nicola Pagano, presenti il presidente del laender della Bassa Austria Hans Penz e Il delle Fiandre Koen , fa proprie alcune premesse che sono state specificate. Esse sono: il decentramento delle responsabilità e delle competenze a livello di governi periferici è in grado di assicurare una migliore applicazione del principio di sussidiarietà, di favorire una migliore gestione della finanza pubblica e di stimolare una maggiore efficienza amministrativa (gli Stati federali hanno un costo di funzionamento pari alla metà di quelli unitari: 0,564 contro 0,948); si è poi parlato delle necessità di una maggiore in capo alle regioni può attenuare gli effetti negativi di una concorrenza tra imprese che oggi è affidata prevalentemente ad assetti istituzionali e a flussi finanziari differenti, legittimando tra l’altro il ricorso alla fiscalità di , oggi in capo solo ad alcune regioni. Altro punto cui è arrivato il Gruppo sono stati i sistemi di finanza pubblica molto differenziati e la prassi consolidata di ignorare nei bilanci della Ue i conti pubblici delle istituzioni regionali non favoriscono politiche europee efficaci e in grado di rispondere alla sfide future.Il si impegna perciò a non lasciare nulla di intentato, sul piano della analisi, del reperimento dei dati e della azione politica, per dare credibilità a queste istanze e per accelerarne l’attuazione, ed invita il presidente a farsene carico, favorendo ogni azione utile a corrispondervi, investendo della questione il Comitato permanente della Conferenza, la stessa Conferenza, le istituzioni europee – Parlamento e Commissione per gli Affari regionali – e gli organismi rappresentativi dei Governi a tutti i livelli. In sintesi e definitiva si è arrivati a convincersi che è giusto e positivo “incentivare l’azione di lobbying nei confronti delle Istituzioni europee, a partire dal Parlamento e dalla Commissione per gli affari regionali, allo scopo di pervenire ad una rapida revisione del Sistema europeo dei Conti (Sec), composto attualmente dai soli bilanci degli Stati, al fine di poter disporre di dati statistici anche su base regionale; intesa poi su come superare l’attuale politica di coesione, che tanto assorbe dal bilancio Ue, affiancando al parametro del Pil pro capite:; tra gli altri punti di riferimento: l’evasione fiscale, l’economia sommersa, la densità abitativa, la dotazione di infrastrutture e servizi, il tasso di disoccupazione, la presenza di emergenze ambientali, così da consentire erogazioni perequantive più giuste e maggiormente rispondenti alla realtà dei territori”: così è stato detto nella conf.stampa.



1 commento per “NECESSITA’ DI UN FEDERALISMO FINANZIARIO OMOGENEO NELLE REGIONI D’EUROPA”

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