Il tram a Mestre (chiamato dagli abitanti il SiluroRosso, dal color veneziano del convoglio) è entrato in sevizio regolarmente e a pagamento, come una corsa urbana di bus; nella giornata di domenica 19, stato inaugurato dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni il quale ha viaggiato, a fianco del conducente, con la fascia tricolore. Stando alla cronache è stato indicato che i fruitori della prima giornata sono state 10 mila persone, considerato il fatto che hanno viaggiato gratuitamente. Il tram collega Favaro Veneto, frazione della cintura di Mestre, fino a via Poerio, nelle vicinanze di piazza Barche, sempre a Mestre. I lavori per collocare la monorotaia sono già stati completati fino a Marghera, che sarà il primo primo collegamento trasversale, appunto: Favaro- Marghera. Nel progetto il Comune ha previsto che il tram arrivi a Venezia, attraverso il ponte della libertà, dopo altri lavori a San Giuliano, per completare il suo percorso fino a San Basilio. Questo collegamento, come hanno detto sindaco e responsabili dell’azienda di trasporto comunale, si potrà concretizzare entro 36 mesi. Il costo del tram è di 140 milioni. L’ass. comunale Ugo Bergamo, presenti i vertici aziendali di Pmv e Actv, ha spiegato quali novità porterà l’introduzione di questo nuovo mezzo pubblico: i cambiamenti saranno notevoli – ha precisato Bergamo – sia perché ci saranno alcune variazioni nelle linee urbane Actv, sia perché sarà innovato il sistema di mobilità urbana: migliorerà la qualità della vita dei cittadini e tutta la città, una volta completata l’intera rete tranviaria, sarà in rete e facilmente raggiungibile in ogni suo punto. I cittadini presto dimenticheranno i disagi dovuti ai lavori e accoglieranno tutti i vantaggi di questo mezzo alternativo ed ecologico di spostamento. Senza contare – ha concluso Bergamo – l’indubbia comodità: il tram infatti è molto più confortevole dell’autobus, soprattutto per le persone anziane e i portatori di handicap, perché più basso rispetto alla strada; inoltre non è necessario richiedere la fermata, che è automatica, e le porte si aprono solo se azionate dai viaggiatori, riducendo così le aperture e mantenendo costante la temperatura. Con l’entrata in servizio del tram a Mestre, con la prospettiva di farlo arrivare a Venezia, sono sorte tra i cittadini due opinioni, i favorevoli ed i contrari (i primi per ragioni ambientali e funzionali al fine di constrastare l’uso dell’auto che da anni ha congestionato il centro di Mestre; i secondi accusano gli amministratori di aver speso troppe risorse, ma le polemiche continueranno con più incisivitàò nei mesi a seguire.
MESTRE HA IL TRAM; FORSE COLLEGAMENTO CON VENEZIA TRA OLTRE 2 ANNI
Stampa articolo
[...] apposite. E cosa dire poi di tutta la campagna sui bus a metano come scelta ecologica? A fronte dei 140 milioni di euro imposti dalla realizzazione del tram qualsiasi altra soluzione sarebbe stata preferibile compresi i [...]