Una fortificazione tardoromana, gli ambienti di un monastero femminile altomedievale, la tomba di un cavallo forse collegata a un guerriero longobardo. Questi i risultati di uno scavo diretto dall’insegnamento di Archeologia medievale dell’università di Padova a Torba (Varese), un luogo simbolo del medioevo italiano, inserito tra le proprietà del FAI (Fondo ambiente italiano) e nominato sito patrimonio dell’Umanità. Lo scavo (foto) sta avendo grande risonanza anche per la coincidenza con l’inaugurazione della mostra “Longobardi. Un popolo che cambia la storia” (dal 1 settembre al 3 dicembre 2017 al Castello Visconteo di Pavia), che ha visto il coordinamento scientifico del professor Brogiolo al cui catalogo hanno partecipato docenti e studenti dell’università di Padova. “Il nostro obiettivo è ricostruire la storia di una delle fortificazioni tardoromane più importanti dell’Italia settentrionale – ha spiegato la direttrice scientifica degli scavi Alexandra Chavarria, professore associato del dipartimento dei Beni culturali dell’università di Padova – e del successivo monastero fondato probabilmente in età longobarda e in uso fino all’inizio del XV secolo”. Grazie a un finanziamento dell’università di Padova e della Regione Lombardia, l’ateneo ha potuto continuare la campagna di scavi archeologici che prosegue dal 2013 in ideale continuità con gli scavi degli anni Ottanta condotti nel medesimo sito da Gian Pietro Brogiolo (già docente dell’ateneo patavino). “In questa nuova campagna di tre settimane, che si conclude il 9 settembre, una decina studenti della laurea triennale e magistrale e due dottorandi hanno avuto l’opportunità di formarsi sul campo, scavando gli ambienti di alcuni edifici collegati al monastero – prosegue la direttrice – Abbiamo trovato aree per la lavorazione artigianale dei metalli e zone per il cantiere di costruzione del monastero stesso. Quest’anno vogliamo capire la sequenza degli edifici monastici a sud della torre e, allo stesso tempo, stiamo scavando alla base della torre stessa, per capire meglio la sua conformazione, sapere cosa c’era all’esterno di essa e la sua cronologia precisa, in poche parole scoprire le vicende di questo importantissimo pezzo di storia”.