A seguito di una convenzione fra il Comune di Verona e Legambiente, le Arche Scaligere saranno aperte al pubblico durante il periodo estivo, fino a domenica 27 settembre. A garantire l’apertura e un punto informazioni sul monumento, uno fra i più importanti esempi di arte gotica in Italia, saranno i volontari dell’associazione Legambiente Verona. Le Arche Scaligere saranno visitabili da martedì a domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; giorno di chiusura lunedì. Il prezzo del biglietto è di 1 euro; l’ingresso è gratuito per i possessori della Verona Card. L’ingresso nel recinto delle tombe monumentali della famiglia Della Scala, che esercitò la signoria su Verona dal 1277 al 1387, consente al visitatore un punto di vista inedito sulla bellezza gotica delle grandi arche di Mastino II della Scala (morto nel 1351) e del figlio Cansignorio della Scala (morto nel 1375), e sui significati delle sculture che le compongono, figure che glorificano i defunti della dinastia, raccontando la loro accoglienza privilegiata nel paradiso cristiano. Le statue equestri sulla sommità delle architetture troncopiramidali trasfigurano i signori di Verona in cavalieri mistici a protezione della città. Nel recinto si possono ammirare anche i sarcofagi degli scaligeri più antichi, arche semplici, ornate di stemmi. Si distingue la tomba attribuita a Bartolomeo della Scala, con lo stemma a forma di scudo ornato dell’aquila imperiale che sormonta una scala: si tratta dello stemma scaligero più vicino a quello descritto da Dante Alighieri nel canto XVII del Paradiso. Sul retro dell’abside di Santa Maria Antica si trova la prima tomba di Cangrande I della Scala, morto nel 1329: lo scaligero è raffigurato a cavallo tra Maria Maddalena e Giacomo apostolo, i santi celebrati nel giorno della morte del condottiero (22 luglio) e della sua sepoltura (24 luglio). L’arca funebre definitiva di Cangrande fu commissionata dal nipote, Mastino II della Scala, tra gli anni trenta e quaranta del Trecento sopra la porta della chiesa di Santa Maria Antica, in una posizione di assoluto privilegio. Applicata alla parete della sacrestia di Santa Maria Antica vi è la tomba monumentale di Giovanni della Scala, cugino di Mastino II, proveniente dalla chiesa di San Fermo al Ponte, trasferita nel recinto delle Arche Scaligere nel 1831. L’arca di Cansignorio della Scala è stata restaurata tra il 2006 e il 2011 a cura della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali delle province di Verona Vicenza e Rovigo. Di recente, grazie a una sponsorizzazione del gruppo Louis Vuitton, sono state realizzate le copie delle quattro statue allegoriche del recinto che erano state tolte dai pilastri e musealizzate per ragioni conservative nel 1967.