Dal Palazzo Ducale, a Venezia, l’iter del nuovo gemellaggio tra le città di Verona e Hangzhou. La città cinese conta 6.242.000 abitanti. Tra le attrazioni più visitate e che rendono famosa la città, vi è il Lago dell’ovest, mèta di turismo per i cinesi, prototipo di bellezza paesaggistica. Tra le sette antiche capitali cinesi, è una delle città più fiorenti e moderne di tutto il Paese grazie alla sua breve distanza da Shanghai (circa 100 km) e alla sua posizione strategica. Centro di sviluppo informatico, biotecnologico, tessile, dell’abbigliamento e delle telecomunicazioni, vanta 15 università di cui otto politecnici e 30 teatri. Per la città veronese si tratta del primo gemellaggio con la Cina.  Il sindaco Federico Sboarina (foto di gruppo) ha ricevuto la copia della proposta di gemellaggio da parte della città cinese di Hangzhou in occasione dell’inaugurazione ufficiale dell’anno UE-Cina del Turismo 2018, che ha visto il primo incontro operativo dei coordinatori nazionali del Forum culturale Italia-Cina, finalizzato a promuovere i rapporti di collaborazione tra i due Paesi.  “Accettiamo con orgoglio, ma soprattutto con entusiasmo e passione la proposta di gemellaggio di Hangzhou – ha detto il sindaco Sboarina – . Verona è al centro di un territorio di grandi eccellenze, dal lago alla Valpolicella, ed è conosciuta nel mondo per la storia di Giulietta e Romeo e per l’anfiteatro romano; proprio il festival lirico ieri sera in Oman è stato molto applaudito con una rappresentazione nella capitale. Il gemellaggio – ha proseguito il sindaco – ha un senso se, partendo dalle similitudini culturali costruiamo, grazie a queste, un rapporto importante che a partire dalla cultura arrivi alle altre nostre eccellenze: il settore economico con la fiera e il grande settore agroalimentare. Il soggiorno a Verona del presidente di Alibaba, nel 2016, è stato quasi precursore delle tante cose che faremo insieme d’ora in poi. Verona è una città aperta che parte dalla promozione delle occasioni culturali per arrivare agli scambi economici. Grazie a questo gemellaggio, da oggi, lavoriamo per costruire un ponte fra le nostre città che non sia solo ideale ma anche concreto”.  Per il coordinatore nazionale del Forum culturale Italia-Cina Francesco Rutelli “Il Forum é partito un anno fa a Pechino alla presenza del presidente Sergio Mattarella e quello di oggi a Venezia é il primo incontro operativo, che ha come punto centrale l’avvio del gemellaggio fra Hangzhou e Verona, rappresentata dal suo sindaco che ringraziamo per la partecipazione. Questo Forum ha già avuto molto successo nella promozione dei beni culturali di Italia e Cina, che sono i primi Paesi al mondo per presenza di siti Unesco. Tutela, restauro e promozione dei rispettivi patrimoni sono gli argomenti di lavoro comune”. Il gemellaggio, richiesto dal presidente cinese Xi Jinping, si propone come un progetto di altissimo livello istituzionale e per Verona rappresenta il nono gemellaggio internazionale in aggiunta a quelli già esistenti con altrettante città di diverse nazioni e continenti (Monaco, Nimes, Saint Josse/Belgio, Salisburgo, Pola, Albany/Usa, Nagahama/Giappone, Johannesburg/Sud Africa). Sono 16, invece, i patti d’amicizia che vedono Verona tessere relazioni con città sparse in tutto il mondo, tra cui la cinese Ningbo. Ad unire le due città la similitudine tra le celebri tragedie romantiche: l’opera shakespeariana “Romeo e Giulietta”, ambientata a Verona, e il classico cinese “La storia di Liang Shanbo e Zhu Yingtai” di Hangzhou, che racconta dei due innamorati che morirono tragicamente a causa del loro amore contrastato. La storia affonda le proprie origini nel 1600, nella cultura popolare cinese, i due giovani erano destinati ad un amore impossibile, lei nobile, bella e ribelle e lui letterato di umili origini. Il gemellaggio rappresenta una straordinaria occasione per mettere in luce le potenzialità internazionali, culturali, turistiche e economiche di Verona. Una collaborazione inedita che consente non solo la promozione del turismo bilaterale nei rispettivi siti, ma anche la cooperazione tra operatori del settore storico-archegologioco, del restauro e delle arti visive. Il Forum Culturale Italia Cina, promosso dal Ministero dei Beni, delle attività culturali e del Turismo, è una piattaforma di dialogo permanente tra i settori della cultura, dell’arte e delle industrie creative dei due Paesi, che si propone come contributo all’edificazione congiunta di una “nuova via della seta”, della conoscenza, della cultura e dello sviluppo sostenibile. Un cammino condiviso verso il 2020 “Road to 50”, anno del 50° anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche bilaterali e anno conclusivo del XIII Programma di sviluppo socio-economico cinese. Lo “Statuto” del Forum è stato adottato a Pechino il 20 luglio 2016.

 

 

Lascia un commento