La primavera è la stagione della rinascita ad Asiago, che si accende di colori e profumi(foto arch.). Il turismo diventa più che mai uno stile di vita orientato alla riscoperta di un benessere profondo nella stagione slow per eccellenza. Asiago offre tutto lo charme di una cittadina dal sapore mitteleuropeo incastonata in un paesaggio dolce e ondulato, perfetto per vivere ore di benessere in famiglia e con gli amici e praticare sport. Il 2019, in Italia, è l’anno del turismo lento: lo ha stabilito il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Il comune simbolo dell’Altopiano è tra i capofila del progetto “Futourist” finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliero Interreg Italia-Austria che punta alla promozione di un turismo che riscopre i territori, la biodiversità, la mobilità sostenibile. Una serie di azioni che, secondo le stime, potrebbero accrescere i flussi turistici del 10% nei prossimi anni. In attesa della stagione estiva, fervono i preparativi: l’obiettivo è la realizzazione della segnaletica e della comunicazione riguardante i cinque nuovi itinerari individuati all’interno del progetto. Tutti hanno la particolarità di partire dal centro di Asiago, e di raggiungere una meta particolare: Calà
del Sasso, il Forte Interrotto, il Museo all’aperto della Grande Guerra,
l’Osservatorio Astrofisico e il Museo dell’Acqua. Ogni itinerario ha come meta e fulcro un luogo speciale, di grande pregio naturalistico, paesaggistico, storico e culturale: la “scala delle Alpi” composta da 4.444 gradini, il Forte Interrotto, costruito nell’800, una sentinella che si affaccia su Asiago; il Museo all’aperto della Grande
Guerra di Monte Zebio, un luogo che “parla”, ancora oggi, raccontando
speranze e illusioni di una generazione sacrificata al fronte; l’Osservatorio astrofisico in località Pennar, a 1050 metri di altitudine; il Museo dell’acqua in località Kaberlaba, che propone un viaggio sopra e sotto la superficie, tra cisterne, pozzi di raccolta, bacini d’alpeggio e fenomeni carsici.
Gli itinerari sono percorribili agevolmente a piedi o in bicicletta e
attraversano diverse tappe. Un modo per entrare in relazione con il
paesaggio intorno ad Asiago e con i vari operatori del territorio. Per i
turisti slow si tratta di scegliere tra più proposte che privilegiano i
sensi, assecondando la velocità del passo e il ritmo delle stagioni. Piccoli
viaggi a dimensione umana, scanditi dagli incontri che si possono fare lungo
il cammino. Con “Futourist” viene incentivato il turismo CO2-free, che va di pari passo con l’educazione ambientale, la cura e la conservazione della natura. Questo tipo di esperienza viene promossa anche attraverso educational finalizzati alla scoperta del territorio, come avvenuto lo scorso ottobre, in pieno autunno, durante la stagione del foliage, dei colori accesi, delle manifestazioni legate ai prodotti della terra. Un’iniziativa che ha permesso la valorizzazione della stagione intermedia, dal potenziale in crescita: e’ un territorio che può puntare su un eccezionale patrimonio naturale e storico, in quanto teatro privilegiato della prima guerra mondiale e casa di intellettuali del calibro di Mario Rigoni Stern e di Ermanno Olmi. Sempre all’interno del progetto Futourist sono in fase di definizione altri educational dedicati alle prossime stagioni. Accantonste le ciaspole, le associazioni di guide del territorio, hanno tante altre proposte in serbo per i weekend di primavera: senza salire ad alte quote è possibile scoprire piccoli grandi tesori della media montagna. Con
l’arrivo della primavera è poi il momento di inforcare la bicicletta ed
esplorare Asiago e dintorni. Con i suoi 700 km di sentieri e strade sterrate
adatti per le mountain bike l’Altopiano è un territorio tra i più bike
friendly. L’Altopiano è un paradiso accessibile a tutti in tutte le stagioni. Il portale web Altopianoaccessibile.it dettaglia tutte le escursioni percorribili a piedi, con le sedie a rotelle elettriche o a spinta, la handbike, la mountain bike, il tandem, le monoruote da applicare alle carrozzine per affrontare terreni sconnessi. Escursioni talvolta molto
semplici, ma in alcuni casi piuttosto impegnative, consigliate a partire da
aprile. (ODM).