La Basilica di Sant’Antonio di Padova si mostra in una nuova veste completamente sostenibile, grazie al progetto di riqualificazione dell’illuminazione, che ha visto la preziosa collaborazione di Comune di Padova, Arpav e Hera Luce.
Un intervento molto importante dal punto di vista della sostenibilità ambientale, che ha permesso l’ammodernamento dell’intero impianto di illuminazione della Basilica. I nuovi fari a LED, portano ad un risparmio energetico del 63% e all’abbattimento delle emissioni di CO2 di 7,5 tonnellate all’anno, oltre che un decisivo abbattimento dell’inquinamento luminoso. In un anno si arriva a risparmiare 4500 euro.
In un comunicato di Arpav (agenia regionale per l”ambiente) sono spiegati l’ intervento ed i risultati del risparmio enegetico ottenuti. La posizione e il numero di punti luce resta invariato: le sorgenti luminose sono 15, distribuite attorno alla Basilica e direzionate esclusivamente verso l’edificio, per non disperdere la luce. I nuovi fari a LED hanno una temperatura colore di 3.000 °K, con ridotta componente blu, e garantiscono un illuminamento minore di 15 lux medi per ogni parete. La combinazione di questi elementi ha come risultato una visibilità ottimale della Basilica e la piena conformità con la LR 17/09 sull’inquinamento luminoso, confermata anche dalle apposite misurazioni specialistiche effettuate.
Tali risultati sono stati ottenuti mediante l’adozione delle sorgenti luminose a più alta efficienza energetica oggi disponibile, compatibili con le esigenze di una buona resa cromatica. La tecnologia LED permette, infatti, sia una riduzione delle emissioni di CO2 sia una diminuzione di circa il 64% dei consumi rispetto ai vecchi impianti. La diminuzione delle emissioni, però, non preclude l’efficienza luminosa degli impianti, anzi, la migliora nettamente on quanto il LED permette un miglioramento dell’illuminazione sia in termini di uniformità che di confort visivo, incrementando la percezione dei colori. Queste caratteristiche – prosegue la nota di Arpav – contribuiranno a valorizzare al meglio i dettagli architettonici della Basilica del Santo, garantendo il corretto livello d’illuminamento. Il corretto orientamento dei proiettori, assieme ai flussi luminosi ridotti e all’utilizzo di mascherine metalliche posizionate nella parte superiore dei fari, consentono di minimizzare l’inquinamento luminoso, e costituiscono un esempio da imitare in moltissime installazioni ancora non ottimizzate. Un ulteriore vantaggio dei LED riguarda la loro durata elevata, con riduzione al minimo degli interventi di manutenzione, oltre ad essere facilmente smaltibili, in quanto non contengono mercurio o altri elementi chimici inquinanti, e sono completamente smontabili e riciclabili.
La Pontificia Basilica di S. Antonio è il principale monumento di Padova e uno tra i maggiori capolavori d’arte del mondo. Riconosciuto dalla Santa Sede come Santuario internazionale, è anche uno dei più celebri e frequentati luoghi di culto della cristianità. L’architetto è sconosciuto; probabilmente fu un francescano di genio e di vasta cultura figurativa. Il tempio fu iniziato nel 1232 a onore di s. Antonio di Padova e fu compiuto nella sua parte principale sul finire del 1300.Va detto, come sostenuto dagli esperti, che il maestoso edificio palesa un forte influsso della Basilica-Cattedrale di S. Marco di Venezia, in paricolare nelle strutture massicce e imponenti di stile romanico. (nella foto Arpav la basilica prima e dopo l’installazione dei fari a led).

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