Giornata di studio sui pollini nella sala del Consiglio provinciale di Pordenone. L’incontro è stato organizzato da ARPA, in collaborazione con il Museo di Storia naturale, allo scopo di offrire un qualificato momento di incontro e confronto tra tutti gli esperti che a diverso titolo si occupano del monitoraggio dei pollini in Italia. “Il monitoraggio dei pollini è un’attività nata inizialmente con finalità prettamente sanitarie, allo scopo di fornire un supporto alle persone che soffrono di allergie. Ma negli ultimi anni, grazie anche allo sviluppo di una capillare rete di monitoraggio in tutta Italia, i pollini hanno assunto ulteriore importanza anche come indicatori di biodiversità e cambiamenti climatici”. Lo ha sostenuto il responsabile della Rete di qualità dell’aria dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG) Fulvio Stel in apertura dei lavori. Per quanto riguarda la gestione delle reti di monitoraggio dei pollini, la situazione nazionale è piuttosto articolata: da qui la necessità di condividere metodi di rilevamento e di analisi dei dati. In 17 Regioni o Province autonome il servizio è gestito dalle Agenzie per la protezione dell’ambiente, mentre in quattro Regioni il servizio è gestito in ambito accademico o ospedaliero e sanitario. Tra l’altro è stato messo in luce il fatto che tramite il monitoraggio dei pollini è possibile quantificare l’evoluzione di alcune importanti specie vegetali presenti in un territorio, controllando anche l’eventuale arrivo di specie aliene, com’è accaduto recentemente per l’ambrosia, una pianta infestante proveniente dall’America e da diversi anni diffusasi in Europa. Inoltre, la variazione dello spettro dei pollini presenti, consente di valutare la deriva di un intero ecosistema soggetto agli effetti del cambiamento climatico in atto, meglio di quanto si possa fare utilizzando degli indicatori fisici come la temperatura o la quota neve. Molto interessanti le applicazioni delle analisi polliniche in campo sanitario. Danilo Villalta, allergologo dell’Azienda ospedaliera di Pordenone, ha presentato un innovativo servizio che consente una interazione diretta tra un paziente con problemi di allergia e il medico curante. Tramite una App il paziente può inviare quotidianamente, tramite il proprio telefono cellulare, informazioni al medico curante sul suo stato di salute; a sua volta il medico, incrociando queste informazioni con i dati sui pollini presenti in quel momento, può modulare la terapia o la profilassi.