A conclusione della Ravenna Festival si ricorda Raul Gardini, imprenditore “vulcanico e lungimirante che ha lasciato un segno nella storia del ‘900”, con un concerto diretto da Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra giovanile Luigi Cherubini, in programma il 23 luglio al teatro Alighieri, con brani di Catalani, Mascagni, Leoncavallo, Puccini, Martucci, Giordano e Verdi. Gardini è stato un sostenitore del festival ravennate fin dalla sua costituzione. Il concerto sarà trasmesso anche sul grande schermo del Palacongressi e preceduto dalla proiezione di un breve estratto dal documentario ‘L’ultimo imperatore’ di Giovanni Minoli e Massimo Favia, testimonianza che si conclude con il ricordo di Gardini appassionato velista e del suo “Moro di Venezia” (photo d’arch.). E’ stata la prima barca italiana nella storia a vincere la Louis Vuitton Cup. L’equipaggio del Moro, affidato a Paul Cayard, venne sconfitto nella finale di Coppa America da America³ di Bill Koch a San Diego (USA) anche a causa del taglio dei finanziamenti imposto da Carlo Sama. Ma anche il mondo della pallavolo ravennate deve molto a Raul Gardini e al gruppo Ferruzzi: dalla storica epopea della Olimpia Teodora di Manu Benelli e Sergio Guerra (l’olio di soia “Teodora” veniva prodotto dalla Italiana Olii & Risi, società del gruppo Ferruzzi) nel volley femminile, agli anni straordinari de Il Messaggero Volley di Steve Timmons e Karch Kiraly (il quotidiano Il Messaggero era di proprietà di Montedison), fino alla costruzione del PalaDeAndrè, il palazzo dello sport ravennate intitolato a Mauro De André, dirigente del gruppo Ferruzzi tragicamente scomparso. Gardini,come Gabriele Cagliari, si tolsero la vita, in momenti diversi, per fatti lagati a Tangentopoli.