Alla presenza del ministro dei trasporti Graziano Delrio, cerimonia inaugurale del nuovo “Water Terminal” (darsena per imbarcazioni) e del “Moving Walkway” (tappeto mobile) dell’aeroporto ‘Marco Polo’, a Tessera (Venezia), infrastrutture necessarie per collegare lo scalo alla laguna. L’intervento, costato 33 mln di euro, rientra tra le opere previste nel Piano di investimenti dell’aeroporto per il periodo 2012-2021. Si tratta di due infrastrutture di grande rilievo per il Marco Polo, che accrescono il livello dei servizi offerti ai passeggeri attraverso soluzioni architettoniche funzionali, che coniugano tradizione edilizia veneziana con le più moderne tecnologie, in coerenza stilistica con gli altri edifici dell’aeroporto e in particolare con il terminal passeggeri. “Water Terminal” e “Moving Walkway” saranno aperti al pubblico 10 novembre. Il nuovo “Water Terminal” è un edificio di 5.000 mq posto lungo il lato nordest della darsena e si sviluppa come un pettine che raccoglie il flusso dei passeggeri provenienti via acqua. Vista dal fronte acqueo, la struttura si configura come una successione ritmica di pieni e vuoti, i primi rappresentati dai pilastri di appoggio in mattoni, i secondi dalla campate che li separano e che ospitano gli attracchi dei motoscafi. I pontili sono 12, per un totale di 24 approdi: due pontili sono adibiti a trasporto collettivo, nove sono dedicati ai taxi acquei e un pontile è riservato a utenti a ridotta mobilità. Il richiamo all’architettura veneziana è ottenuto attraverso l’impiego dei caratteristici mattoni e della pietra d’Istria a cordonatura del piano di calpestio e della base dei pilastri. All’interno sono state realizzate ampie zone verdi a completamento di un ambiente arioso e confortevole. Il “Moving Walkway”, a cui si accede dal Water Terminal attraverso due scale mobili e tre ascensori, è un percorso pedonale sopraelevato che collega la darsena dell’aeroporto con il parcheggio multipiano e il terminal passeggeri. Il concept architettonico a cui si sono ispirati i
progettisti è quello della High Line di New York che, recuperando una linea ferroviaria dismessa, si snod
a tra gli edifici di Manhattan offrendo un punto di vista privilegiato da cui ammirare il paesaggio circostante. Così, il percorso pedonale assistito si sviluppa dalla darsena all’aerostazione attraverso una galleria sopraelevata e climatizzata, lunga 365metri, e servita da 5 coppie di tappeti mobili che permettono di percorrere la distanza in 10 minuti. Il percorso è organizzato in modo asimmetrico, aperto alla vista da un lato mediante una parete vetrata, e chiuso dall’altro da una parete opaca a protezione del massimo irraggiamento solare. I serramenti sono in ottone, per meglio resistere all’aggressione della salsedine, i pavimenti in legno di teak, la fascia centrale ribassata del controsoffitto è realizzata in legno con caratteristiche fonoassorbenti e in essa sono integrati gli elementi di illuminazione. Il passeggero è accompagnato lungo il percorso da una quinta «verde», una lunga vasca di arbusti, alberelli e fiori, posta all’esterno della parete vetrata. La stagione progettuale e di sviluppo del Marco Polo procede a ritmo serrato, sulla base di un piano complessivo individuato nell’ambito del Contratto di Programma siglato tra SAVE ed ENAC a fine 2012 per il periodo 2012 – 2021. Dal 2013 ad oggi sono stati investiti circa 250 milioni di euro e nel prossimo periodo regolatorio che va dal 2017 al 2021 sono previsti ulteriori investimenti per circa 550 milioni di euro. Le principali opere portate a termine ora hanno riguardato in particolare, oltre a Water Terminal e Moving Walkway, la nuova Centrale di Trigenerazione (20 milioni), le nuove caserme di Guardia di Finanza sezione elicotteri e dei Vigili del Fuoco sezione elicotteri e presidio (15 milioni), i lavori sulle infrastrutture di volo per il Lotto 1A e 1B (28 milioni. Sono attualmente in corso di realizzazione le seguenti principali opere che si concluderanno nel 2017: Prima fase di estensione del terminal (landside; Nuova Sala Vip; Smaltimento delle acque meteoriche. Sono inoltre in fase di progettazione: Adeguamento delle infrastrutture di volo – Lotto 2 (rifacimento piste e ampliamento piazzale nord). Seconda fase di estensione del terminal (nuova area Schengen, nuova area extra Schengen, nuovi edifici/strutture a nord e sud del terminal con i nuovi finger). Nuove strutture dedicate a parcheggi (nuovo multipiano B1, P6, Park Moving Walkway) Ampliamento depuratore. “In SAVE siamo abituati a far seguire alle parole i fatti” – ha dichiarato Enrico Marchi, Presidente di SAVE – “E’ una grande soddisfazione consegnare alla città e al territorio servito dal nostro aeroporto un’opera importante, che coniuga estetica e funzionalità, in relazione diretta con l’ambiente e la tradizione veneziana, così che arrivando al Marco Polo via acqua i nostri passeggeri possano avere l’impressione di entrare fin da subito in aeroporto, come nelle case veneziane, attraverso una moderna cavana. Oltre a questo, abbiamo idealmente consegnato al territorio anche le nuove caserme di Gdf e Vigili del Fuoco e la centrale di Trigenerazione. Questa odierna è solo la prima di una lunga serie di inaugurazioni di opere che, entro il 2021, cambieranno il volto del nostro aeroporto” – ha proseguito Marchi – “Da fine 2012, quando abbiamo siglato con ENAC il Contratto di Programma, progetti e cantieri coesistono con la normale attività del Marco Polo in un processo continuo e complesso che connota la nostra realtà come una delle più attive e vivaci nel panorama economico del Nordest.Il Ministro Delrio ci ha onorato della sua presenza – ha concluso Marchi – a riprova dell’attenzione che il Governo pone alla crescita del Paese anche attraverso lo sviluppo infrastrutturale. In SAVE crediamo di fare al meglio la nostra parte, seguendo linee guida e direttive centrali, prima tra tutte la costituzione di sistemi aeroportuali che nel nostro caso si è concretizzata con la creazione”. All’inaugurazione erano presenti, olre a Enrico Marchi, presidente di Save, società che gestisce lo scalo, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro (nella foto), l’assessore alle infrastrutture del Veneto, Elisa De Berti, e il presidente di Enac, Vito Riggio.