Sono tre le opere che Vittorio Sgarbi ha richiesto in prestito ai Musei Civici di Vicenza per due imminenti mostre, di cui è curatore, che si terranno a Milano in occasione dell’Expo 2015. Lo ha annunciato lo stesso Sgarbi nel corso della serata di sabato 18 in occasione della partecipazione all’evento di “Panorama d’Italia” dedicato alla Chiesa di Santa Corona. “L’interesse di Vittorio Sgarbi per tre opere della nostra pinacoteca è per noi un onore perché ci offre l’opportunità di partecipare ad un evento mondiale come l’Expo – ha sottolineato con soddisfazione il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci -. E questo accadrà solo dopo che la Soprintendenza avrà dato il suo parere, operazione che non è ancora stata possibile visti i tempi stretti della richiesta pervenuta, e solo se sarà positivo. L’annuncio è stato dato sabato sera dallo stesso Sgarbi, estimatore di Vicenza, che considera la sua città, a cui è legato per motivi professionali e culturali. Di recente è stato in città per vedere la mostra su López García e successivamente l’ho ritrovato a Milano a Palazzo Clerici, e alla presentazione del padiglione Eataly dell’Expo. Il progetto per Palazzo Clerici, dedicato a Tiepolo, prevede la presenza delle opere prima ospitate nella chiesa di Araceli vecchia, dove si fronteggiavano – precisa Bulgarini d’Elci -, e successivamente conservate a Palazzo Chiericati: l’“Immacolata Concezione” di Tiepolo e l’“Estasi di San Francesco” di Piazzetta. Qui ritorneranno, ricollocate nei nuovi spazi che verranno realizzati nel museo, ancora una volta l’una di fronte all’altra. Il progetto per l’Expo accoglierà una serie di disegni provenienti da Roma e una sola tela, quella dell’ “Immacolata Concezione”,che verrà collocata nella scenografica galleria degli arazzi con un soffitto di grandi dimensioni affrescato da Tiepolo, accompagnata su mia richiesta dall”“Estasi di San Francesco”. La terza opera – prosegue il vicesindaco -, “Erodiade con la testa del Battista” di Francesco Cairo, è stata richiesta invece per il padiglione Eataly dove potrà essere vista da 10 mila persone al giorno durante l’Expo. Indubbiamente la presenza di questa come delle altre due tele, nell’ambito della grande vetrina internazionale che aprirà i battenti a breve, consentirà una valorizzazione e un accrescimento del valore delle nostre opere. Vittorio Sgarbi – conclude Bulgarini d’Elci – che ringrazio per avere scelto le opere vicentine, ritornerà in città a visitare la mostra sui notturni e la terrazza”. La prima esposizione si terrà a Milano a cura della Regione Lombardia, nella mirabile cornice di Palazzo Clerici (tra luglio e agosto, date da definire), una delle dimore più sfarzose del Seicento milanese. Le opere saranno collocate proprio nella famosa Galleria degli Arazzi affrescata sulla volta da Giovanni Battista Tiepolo nel 1741. E l’opera che andrà ad arricchire le sale della Galleria è l’ “Immacolata Concezione” di Giambattista Tiepolo, attualmente in mostra a Parma (fino al 6 giugno, mostra “Mater – la maternità dell’arte”). La pala, risalente al 1733, era un tempo collocata sul primo altare a destra della chiesa vicentina dell’Araceli, proprio dinnanzi all’Estasi di San Francesco di Giambattista Piazzetta. Nel 1830 venne trasportata nel coro della chiesa e successivamente venduta a Carlo Clemente Barbieri (1849), che la donò al Museo civico nel 1954. Sempre per Palazzo Clerici è stata individuata l’“Estasi di San Francesco” di Giambattista Piazzetta (attualmente non esposta), uno dei più grandi capolavori dell’artista veneziano capofila della corrente realistica, drammatica e chiaroscurale dei “tenebrosi”, nata in opposizione a quella luminosa dei “chiaristi”. Originariamente collocata su un altare a sinistra nella chiesa vicentina dell’Araceli, la pala era posta in dialogo serrato proprio con l’Immacolata di Giambattista Tiepolo. Rimossa dalla sua sede originaria, la tela di Piazzetta venne dapprima appesa nel coro della chiesa (1884), dove subì un pesante degrado e in seguito (1911) ricoverata e restaurata presso il Museo civico di Vicenza. Il dipinto eseguito nel 1729 raffigura una scena di forte impatto emotivo. soggetto.