L’ 11 maggio Fonderie Ariotti spa, con sede ad Adro (Brescia), attraverso la controllata Anselmi casting srl, ha ricevuto dal Tribunale di Padova parere affermativo circa la sua offerta di acquisizione di Fonderia Anselmi, in concordato dopo il fallimento della società che ne gestiva l’affitto. Quindi l’intera operazione ha dato avvio alla nascita della joint venture tra Fonderie Ariotti e VDP Fonderia spa – azienda con sede a Schio, nel Vicentino – imperniata sull’acquisizione del 50% delle quote di Anselmi casting srl da parte del player veneto. Il progetto è stato presentato presso la sede di Confindustria Padova alla presenza, tra gli altri, del presidente della neonata società Otello Pittarello (foto).
L’obiettivo dell’acquisizione della fonderia di Camposampiero è, primariamente, un suo rilancio inserito in un progetto in grado di portare la società a diventare leader del settore nel nostro Paese e ad assumere i contorni – e le dimensioni – di un’azienda di primo piano su scala europea, potendo così affrontare le sfide, cogliendo al contempo le opportunità, dei mercati internazionali. E’ stato evidenziato come i due player che hanno dato vita alla joint venture hanno dimostrato un’affinità imperniata su una comune reputazione di fair play commerciale, sostenibilità del proprio business grazie a gestioni economicamente autosufficienti e indipendenti dalle banche, attenzione ai riflessi sociali delle comunità che ospitano l’attività dei siti produttivi, consapevolezza della rilevanza ambientale delle fonderie nell’economia circolare e intenzione di instaurare anche nella Fonderia Anselmi un modello di impresa sostenibile.”Ho sempre ammirato il prodotto targato Fonderia Anselmi – ha detto l’amministratore di Fonderie Ariotti, Roberto Ariotti -. Credo che sia una grande azienda, che si è però trovata con l’arrivo della crisi nel 2008 finanziariamente sbilanciata. Ci impegneremo nel rilancio, facendo leva sul radicamento che le nostre aziende già hanno nelle supply chain europee delle energie rinnovabili e dell’impiantistica più avanzata. L’estensione della gamma che già forniamo sarà preziosa per il mercato ed avvieremo anche importanti progetti di ricerca, sviluppo e di co–design. Un piano che soddisfi al contempo il business di oggi e prospettive a più lungo termine. Quest’azienda tornerà ad essere un richiamo anche per giovani talenti, di cui avremo bisogno per rinverdire la struttura una volta superata la fase di rilancio, che immaginiamo possa richiedere tra i due e i tre anni”. “Sin da quando ho iniziato a lavorare nel settore delle fonderie ho sempre sentito citare la Fonderia Anselmi come un esempio di competenza e qualità – ha dichiarato Franco Vicentini, amministratore di VDP Fonderia -. Il nostro obiettivo comune è riuscire a ricreare una struttura produttiva all’avanguardia in termini impiantistici e gestionali che, con le due aziende proprietarie, possa costituire un riferimento europeo nel settore e un benchmark per tutti i concorrenti. Uno sviluppo importante nei prossimi anni risiederà nel settore della trattoristica e del movimento terra dove si sfrutteranno le sinergie con un’altra fonderia del Modenese partecipata da VDP. Ritengo infine che questa operazione rappresenti uno dei rari esempi di aggregazione nel nostro settore realizzata da due concorrenti diretti”.