Il periodo delle acque alte a Venezia non e’finito: secondo previsioni del Centro maree durera’ancora 5/8 giorni, con punte di altezza sul medio mare inferiori a quella del 12 novembre con 1.87 che ha allagato l’80 % della citta’. Le ferite causate dal maltempo si vedono nel centro storico: chiusi molti supermercati, varie filiali delle poste, esercizi pubblici. Guasti i bancomat e  tutte le scorte di stivali sono esaurite. Tra i soccorritori va segnatato che una ventina di studenti del liceo artistico che in queste ore sta asciugando la pavimentazione della chiesa dei Carmini (come da foto di Avvenire: acqua nella chiesa di S.Moise’, non lontano da S.Marco).. Altri volontari sono impegnati in analoghi servizi di pulizie in altre chiese (S.Nicolo’ dei Mendicoli, S.Donato a Murano). Da segnalare i cento mln messi a disposizione da banca Intesa San Paolo,con particolari agevolazioni, per coloro che hanno subito danni. Il maltempo dei giorni scorsi ha interessato Jesolo, Cavallino-Treporti, Chioggia e le isole dell’estuario come a Torcello,San Servolo, Pellestrina. Le foto dei danni hanno fatto il giro del mondo: moltissimi media Usa, d’Europa,Russia,India, hanno posto in evidenza la tragedia di Venezia e le difficolta’ economiche e dato risalto ai pericoli della basilica di San Marco che oltre 6 mesi all’anno  e’ bagnata dall’acqua trovandosi in una delle parti piu’ basse del centro storico. I veneziani sono infastiditi per  il comportamento di comitive di turisti stranieri che  fanno foto sui danni e a S.Marco si divertono a transitare la piazza invasa dall’acqua sua pure con gli stivali.

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