“Noi siamo un’università antica, voi un ateneo giovane, ma con performance impressionanti – ha detto ai colleghi russi il rettore dell’ateneo di Padova Rosario Rizzuto durante la firma dell’accordo che è solo un primo passo, ha aggiunto; adesso vogliamo procedere velocemente con i fatti”. Manifesta soddisfazione della delegazione russa: “Questo accordo nasce da una precedente collaborazione nell’ambito dell’economia e dalla finanza – ha detto (in perfetto italiano) il vicerettore russo, con delega alle relazioni internazionali Ivan Prostakov –; ora vogliamo allargarlo alle facoltà di matematica e informatica, e in futuro a scienze statistiche, scienze dell’educazione e lingue, settori in cui siamo considerati leader in Russia”. La firma del Memorandum of Understanding è avvenuta nei giorni scorsi nella sala della nave di Palazzo Bo (foto di Lucia Lionello), con il professor Yaroslav Kuzminov, rettore della russa National Research University – Higher School of Economics, nell’ottica di una collaborazione sempre più stretta tra i due atenei. Nata nel 1992, negli ultimi anni l’HSE si è affermata come una delle migliori università della Federazione Russa e dell’Europa Orientale – in particolare in economia e management, scienze politiche, sociologia, matematica e informatica – e negli ultimi anni mira ad estendere sempre più i rapporti di collaborazione con gli atenei più prestigiosi a livello internazionale, tra cui quello padovano. Con quattro campus a Mosca, San Pietroburgo, Nizhny Novgorod e Perm, conta circa 7.000 tra docenti e ricercatori e 35.100 studenti. Oltre al Memorandum gli accordi prevedono quattro Addenda che daranno reale concretezza ai nuovi rapporti di collaborazione, dando luogo a scambi di studenti e dottorandi tra i dipartimenti padovani di Matematica e di Scienze economiche e aziendali con i loro omologhi russi, nelle sedi di San Pietroburgo, Mosca e Perm e per un massimo di 9 mesi. Il prorettore alle Relazioni internazionali Alessandro Paccagnella non ha ecsluso in futuro una maggiore collaborazione nella didattica e nella ricerca, con la possibilità di arrivare a un corso di studi che rilasci un titolo doppio o congiunto tra le due università.