Ventisette alloggi del Comune saranno restaurati con un milione e 200 mila euro, somma che è stata stanziata per la loro manutenzione straordinaria. Questi alloggi sono sparsi tra il centro storico e la terraferma: in particolare sei alla Giudecca, sette a Favaro e 14 a Marghera. E’ quanto ha deliberato la Giunta dando il via libera ai lavori di ristrutturazione che interesseranno appartamenti vuoti e fatiscenti, che una volta sistemati, verranno messi subito a disposizione della popolazione attraverso un bando specifico. Gli interventi, che partiranno entro la fine dell’anno, verranno finanziati con fondi ministeriali della Legge 80 attraverso la Regione. L’assessore alle politiche per la residenza, Luciana Colleha spiegato che “è il risultato di un percorso che l’Amministrazione comunale ha avviato nel luglio 2015 partecipando al bando nazionale per il “Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblici”. Grazie al lavoro degli uffici siamo riusciti ad entrare in queste forme di finanziamento che ci consentiranno un importante recupero di patrimonio residenziale pubblico. Il finanziamento ora deliberato riguarderà 4 lotti su 11 per un finanziamento statale complessivo di 4 milioni e 500 mila euro”. Gli interventi autorizzati sono tutti quelli, individuati per ogni singolo alloggio, necessari a renderlo nuovamente fruibile in sicurezza e riguarderanno il rifacimento degli spazi interni, degli impianti elettrici, termici, la sostituzione di pavimenti, di infissi esterni ed interni. Il Comune, attraverso Insula che ha prodotto i progetti di recupero, eseguirà gli interventi in tempi molto contenuti, come specificato al momento della partecipazione al bando. Sempre in materia di edilizia residenziale pubblica la Giunta ha licenziato un altro provvedimento che prevede lo stanziamento di un milione di euro per interventi di manutenzione diffusa, di carattere minuto, su alloggi pubblici in terraferma, con cui si potrà intervenire rispetto a guasti, caldaie rotte, soffitti in condizioni non a norma, o peggio. Nella foto: alloggi in via Beccaria,a Marghera. Finalmente la politica della casa per veneziani di acqua e di terra va avanti dopo anni di passione. C’è bisogno, è il generale pensiero dei veneziani, di case a Venezia per chiamare a vivere tutti quelli che amano la città e che vi vogliono vivere o perchè ci sono nati o per scelte personali. Venezia (centro storico) ha oggi 55 mila abitanti e tanti sono quelli che intendono emigrare in terreferma dove il costo degli affitti che è più sopportabile. Il coro di tanti veneziani è questo: il Comune, con in testa il sindaco Brugnaro, deve accelerare il percorso del restauro o risanamento di tante case dell’ente locale e di altre istituzioni (è stato valutato un patrimonio di mille alloggi non abitati e bisognosi di riatto, quasi totale) e questo si dovrà fare per “il bene di VenezIa” e dei suoi abitanti. Questo è quello che i cronisti hanno già raccolto in varie occasioni con interviste in strada, con tanti residenti appartenenti ai vari ceti sociali. E’ evidente che mille case restaurate “chiameranno” a vivere a Venezia (o Mestre e cintura) molti nuclei familiari e questo farà crescere il numero dei residenti, con benefici eco-generali per tutti.

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