Vinokilo, dopo i successi degli eventi europei e nelle principali città italiane (Milano, Roma, Bologna, Firenze, ecc.), sbarca a Venezia per un week end dal gusto Vintage. La presenza sul mercato italiano dell’e-commerce tedesco si sta sempre più consolidando per il 2020 grazie al nuovo concept di shopping vintage eco-friendly, che prevede circa una decina di altri eventi dislocati nel Belpaese. La manifestazione avrà luogo nella città lagunare venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 ottobre negli spazi moderni del Complesso dell’Ospedaletto (Barbaria delle Tole). Una location unica dove si mescoleranno moda e modi friendly, eco-sostenibili e di successo. L’evento rispetterà tutte le norme igienico-sanitarie previste per il Covid e verrà aperto con posti limitati a turni diversi. E’ possibile prenotare fin d’ora il proprio accesso gratuitamente: bit.ly/3jaA3La. Ci sono 8.000 capi vintage equivalenti a circa 5 tonnellate di pezzi unici e saranno esposti su cremagliere e presentati al pubblico con uno stile innovativo e di facile fruizione. Lo stile vintage dilagherà in ogni sua espressione grazie ai diversi capi tra le migliori marche degli anni ’60, ’70, ’80 e ’90. Capispalla, jeans e altre centinaia di tesori vintage, saranno in esposizione per regalare un’esperienza di shopping unica. L’evento sarà arricchito da attività collaterali: disponibile durante tutto il weekend, infatti, vi sarà un area food con cibo etnico, cucina locale e sandwich gourmet, un wine bar (VINO, e il “bere bene e responsabilmente” sono un must per gli eventi della startup tedesca), esibizioni musicali ed altri piccoli espositori di vinili, oggettistica, libri e molto altro. VinoKilo ha scelto una giovane realtà locale l’associazione culturale EATART e TOCIA, comunità e cucina, per la curatela gastronomica grazie al progetto R-EAT. R-EAT è un progetto di cucina circolare che raccoglie le eccedenze di agricoltori, commercianti, mercati rionali per la realizzazione della proposta gastronomica, promuovendo così la riduzione dello spreco alimentare all’interno della città di Venezia. Il progetto si basa su una rete eterogenea di attori, tra cui ristoratori, chef, cocktail artist, ingegneri ambientali e agronomi. Molti e gustosi saranno i “cicchetti” e le ricette proposte, innovative ma anche tipiche … chi non conosce la bontà delle polpette siano esse di carne, di verdura o di pesce!?
VinoKilo – e” detto in una nota degli organizzatori – è un’alternativa sostenibile ed eco-friendly al Fast-Fashion e si propone come un’ottima occasione di shopping. L’azienda con sede a Magonza, in Germania, recupera vecchi abiti in disuso e smantellati e vi dona nuova vita. I capi, dimenticati in vere e proprie discariche tessili in ogni lato del globo, vengono inseriti in un processo di riqualificazione, e solo allora rimessi nel ciclo di consumo attraverso speciali eventi pop-up organizzati nelle maggiori città d’Europa ed online su vinokilo.com. In poco più di 4 anni di attività, Vinokilo è riuscita ad ottenere notevoli risultati in fatto di vendite, i quali sono solo l’inizio di una storia rivoluzionaria. Con 316 eventi in 12 paesi all’attivo, l’impatto ambientale è sempre più concreto e significativo. Le emissioni di co2 necessarie alla produzione di 219 tonnellate di abbigliamento equivalgono a 44,5 milioni di km alla guida di un’automobile, ossia 3.262 tonnellate di co2 (circa 57 volte andata e ritorno verso la luna). Il risparmio energetico è altrettanto sorprendente: più di 5,1 milioni di cicli di lavatrice risparmiati, che tradotto in impatto idrico, sono pari all’acqua necessaria per riempire 3,3 milioni di vasche da bagno! “Con ogni chilo venduto, riportiamo in vita quelli che sarebbero stati i rifiuti tessili, nonché la più grande fonte di inquinamento dopo l’industria petrolifera”, afferma Robin Balser, CEO e fondatore di VinoKilo. “Finora, siamo riusciti a rimettere 219 tonnellate di vestiti negli armadi dei nostri clienti, ma il nostro obbiettivo è ben maggiore, considerando che esiste un potenziale di circa 800 milioni di tonnellate di abbigliamento inutilizzabile in tutto il mondo.” L’obiettivo è quello di stimolare un ciclo di vita infinito per questi indumenti, rendendoli accessibili al grande pubblico. Il messaggio è: ‘’moda’’ meno come fenomeno consumistico, più come movimento consapevole, stilistico, di qualità e sostenibile.(ph arch.Vinokilo)

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