Roberto Ciambetti (foto), nella sua qualità di presidente del Consiglio veneto, è stato ai lavori dell’Economic Forum di Yalta (Crimea). L’occasione è stata per chiarire “l’assurdità delle sanzioni alla Russia, sanzioni che hanno colpito il Veneto, oltre a Lombardia ed Emilia: si tratta di miliardi di dollari gettati al vento che le nostre imprese e la nostra agricoltura hanno perduto, ha detto, in ossequio ad una politica incapace di gestire con le armi della diplomazia e del buon senso il confronto con la Russia”. Anche la Nato, con le sue provocazioni e prove muscolari, ha una bella fetta di responsabilità – ha detto Ciambetti – Il vero nemico è il terrorismo jihadista e contro questo nemico andrebbero concentrati gli sforzi e l’impegno deterrente. “Non è di certo un nemico da sanzionare quel popolo che, in modo democratico e trasparente, crede nell’autonomia e nell’autodeterminazione, anzi: regioni che mirano a darsi statuti autonomi attraverso referendum legittimi quanto cristallini nello svolgimento della propaganda elettorale e nel voto sono da ammirare e sostenere. Veneto e Crimea hanno grandi opportunità per rafforzare legami e relazioni economiche e noi, come Veneto, possiamo ben capire l’aspirazione di questo popolo ad avere un proprio statuto che salvaguardi l’autonomia, la lingua, storia ed identità di una terra che ha visto scrivere pagine importanti della storia russa ed europea”.