Maker, studenti, scienziati, designer, imprenditori e appassionati di scienze e tecnologia, suddivisi in 18 squadre, sono entrati in competizione, per 48 ore, in occasione dello SpaceApps Challenge della Nasa, per la prima volta a Vicenza. In tutto 160 partecipanti. Organizzato dal Comune di Vicenza, in collaborazione con il Consolato Generale degli Stati Uniti di Milano, Confartigianato Vicenza e la Fondazione Studi Universitari di Vicenza, il singolare hackathon si è svolto 48 ore fa nella sede dell’Università cittadina. L’obiettivo è stato quello di progettare applicazioni e soluzioni sul tema “Scienza della Terra”, declinato in cinque categorie: “The Earth and Us”, “Planetary Blues”, “Warning! Danger Ahead!”, “Our Ecological Neighborhood”, “Ideate and Create!”. In palio, ai primi tre classificati, un premio rispettivamente di 1.300, 1.000 e 700 euro, offerto dal Consolato Usa di Milano. E’ la prima edizione vicentina dello SpaceApps Challenge, il più grande hackathon mondiale, promosso e organizzato dalla NASA che si è svolto contemporaneamente in 200 città di vari Paesi. Da precisare che i primi due premiati saranno ora ammessi alla selezione globale della Nasa che individuerà (dopo circa un mese) i vincitori mondiali per ciascuna challenge, mentre il team che si e’ aggiudicato il favore del pubblico di Vicenza partecipera’ alla selezione globale della Nasa per la categoria People’s Choice. Per i vincitori della global challenge a livello mondiale, c’è l’opportunità di assistere ad un lancio della Nasa negli Stati Uniti. Come informa una nota del Comune, ad aggiudicarsi il primo premio è stata la squadra SHC (composta da quattro studenti dell’Istituto Rossi) con il progetto di un’applicazione per la segnalazione degli incendi boschivi; al secondo posto il team Food Engineers (composto da sei studenti delle universita’ di Padova e Vicenza) con un’applicazione per la vendita di prodotti ortofrutticoli con controllo sulla freschezza degli alimenti; mentre il gruppo vDev (composto da un programmatore e due studenti universitari di Trento) si è aggiudicato il terzo posto. I progetti realizzati nel corso dell’hackathon sono stati valutati da una giuria composta dal Console per la Stampa e la Cultura presso il Consolato USA di Milano, Christopher Wurst, e dai rappresentanti del Comune di Vicenza, di Confartigianato Vicenza e della Fondazione Studi Universitari di Vicenza, oltre a tre esperti internazionali. Il team Trackers è stato selezionato dalla giuria popolare composta da tutti i partecipanti dell’evento vicentino. “Indipendentemente da chi ha vinto l’hackathon – ha dichiarato il Console Wurst a chiusura della due giorni vicentina – siete tutti vincitori per il fatto di aver partecipato, aver lavorato tutta la notte per completare i vostri progetti, aver collaborato e generato idee e soluzioni incredibili, come si e’ visto dalle vostre presentazioni finali. Il Consolato degli Stati Uniti a Milano è entusiasta di esser stato parte di questo grande evento”.

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