A Verona, il sindaco Flavio Tosi, ha firmato un’ordinanza, che cerca di prevenire l’accattonaggio, in particolare quello fatto anche dagli immigrati. Il provvedimento andrà in vigore tra 15 giorni ed avrà termine il 15 aprile, giorno della chiusura del Vinitaly alla fiera, salone internazionale che richiama numerosissimi visitatori ed espositori. In sostanza, i cittadini di Verona che consegneranno l’elemosina agli accattoni, saranno sanzionati dalla polizia locale da 25 a 500 euro. Tosi, spiegando i motivi del provvedimento, ha precisato che, a Verona, ma non solo, agisce un racket che sfrutta bambini, donne anziani ed invalidi – anche di provenienza balcanica – che arriva a raccogliere cifre importanti che, non vanno nelle tasche dei questuanti ma, ad un identificato boss di etnia rom che ha 49anni. Secondo le indagini risulta che: fanno gli accattoni buona parte degli immigrati, molti dei quali fruiscono del contributo giornaliero di 35 euro previsti dai programmi di accoglienza in Italia. Il sindaco Tosi ha inoltre informato la stampa che, il denaro raccolto mediante le donazioni sarà destinato ai servizi sociali del comune per finanziare i progetti di contrasto della povertà, già in corso di realizzazione e necessari di sostegno finanziario. L’ordinanza del sindaco di Verona – a giudizio di tanti che operano negli enti locali del Veneto – è destinata ad essere presa come punto di riferimento da parte di altri sindaci, i cui centri città sono frequentati giornalmente da questuanti. Il racket a Verona era stato scoperto a seguito di indagini coordinate dalla direzione antimafia di Venezia, che ha agito in collaborazione con i vigili veronesi.