Una mega chiatta di 90 metri, unica in Italia, capace di operare sui super yacht lunghi fino a 120 metri. Uno spazio, quello del piazzale Est Yacht Division, che nel Porto di Trieste sarà destinato all’alaggio delle lussuose imbarcazioni che in un numero sempre maggiore si stanno trasferendo dal Tirreno all’Adriatico. Una realtà e un progetto che sono stati, all’interno dell’area portuale, oggetto di una cerimonia dedicata a un simbolico varo, con lancio e beneaugurante rottura della bottiglia, a cui ha fatto da madrina la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. Il presidente di Cartubi Mauro Franco (nella foto), che assieme alla Ocean ha acquistato la mega chiatta in grado di immergersi fino a 10 metri di profondità, ha voluto manifestare la propria soddisfazione per il dialogo e la collaborazione che si sono instaurati fra le imprese e le Istituzioni. Per il commissario dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino “c’è entusiasmo in questo momento a Trieste fra operatori portuali e fra gli imprenditori non è riscontrabile in nessuna altra parte del Paese e il nostro ruolo è quello di assecondare questa positività e favorire lo sviluppo”. La presidente della Regione FVG Serracchiani ha espresso soddisfazione per la sinergia che si è creata fra il commissario, gli investitori e la Regione. “Il risultato è che tutto ciò sta facendo del Porto di Trieste un luogo dove si crea lavoro”. Serracchiani ha poi voluto sottolineare come la Cartubi stia andando nella direzione giusta, intercettando una quota importante del mercato del refitting per i super yacht, arrivando prima degli altri tradizionali concorrenti. E parlando di grandi potenzialità che “finalmente” lo scalo di Trieste riesce a sfruttare, la presidente ha citato il regime di Porto Franco e l’opportunità, anche in questo caso unica, di poter fare all’interno dell’area attività logistica di prima produzione.

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