Nuovo stabilimento a Pordenone di Marine Interios, società interamente controllata da Fincantieri, attiva nella progettazione, produzione ed installazione a bordo di cabine per le navi da crociera che risponde alla strategia aziendale di realizzare al proprio interno componenti e attività ad alto valore aggiunto prima fornite da ditte esterne. La presentazione da parte del presidente di Unindustria Michelangelo Agrusti e dalla presidente della Regione Friuli V.G, Debora Serracchiani. Per Giuseppe Bono, AD di Fincantieri, si sono vallutati e che Fincantieri vuo crescere ancora. Agrusti ha ripercorso la genesi del progetto alla cui realizzazione, ed ha spiegato,che “ci siamo impegnati fortemente; sono contento anche perché qui in Confindustria si è realizzato un accordo tra Electrolux Professional e la stessa Fincantieri finalizzato alla fornitura di cucine per grandi navi”. Il lavoro di squadra è stato richiamato da Agrusti a fronte della concreta possibilità che Marine Interiors potesse migrare a Fossalta di Portogruaro. Agrusti ha dato atto a Fincantieri di essersi adoperata per la permanenza dell’unità produttiva in Friuli Venezia Giulia anche grazie al contributo della Regione, ringraziata dallo stesso Agrusti per aver favorito questo reinserimento accompagnando le ambizioni di Marine Interiors con le opportunità offerte da Rilancimpresa. Giuseppe Bono ha parlato delle opportunità per il territorio considerato che il 75% di ciò che c’è su una nave viene prodotto da fornitori.
L’AD di Fincantieri ha ribadito che “la costruzione delle navi abbraccia tutti i settori, ragion per cui, attraverso di noi, una piccola impresa può crescere, fattispecie oggi difficilmente realizzabile in questo settore. Noi non vogliamo soldi e non è certo quello il problema: semmai avere accanto forze sane che ci aiutino a crescere. La presidente Serrachaini ha parlato del sostegno della Regione nel manifatturiero ed ha ricordato che l’ente si è mosso a partire da Unindustria e Mediocredito. È stato recuperato un asset che non potevamo permetterci di perdere, un ulteriore rafforzamento in un settore su cui da tempo stiamo puntando. La Regione non fa politiche industriali – ha concluso Serracchiani – ma ha il dovere di accompagnare le vocazioni del territorio. Oggi vi stiamo raccontando di come abbiamo messo in salvaguardia un manifatturiero di qualità che non intendiamo delocalizzare”.

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