“Il prossimo ad avere una statua equestre sarò io. Ho già il progetto pronto: a San Severino o qui a Verona – se mi vogliono – davanti a Castelvecchio. Sarò come Gattamelata e Colleoni, i più grandi bronzi equestri”. Così il critico d’arte e opinionista Vittorio Sgarbi, a Fieracavalli a Verona, ospite di Class Horse TV (nella foto). Tra i vip presenti a Veronafiere anche Andrea Bocelli, Matilde Borromeo, Antonella Clerici, Fabrizio Frizzi e Natalia Estrada. Fieravacalli sta avendo un successo superiore alle passate stagioni. Si concluderà domenica 13 novembre con una serie di eventi. L’affinità tra cavallo e cavaliere è questione di cuore. Lo dice una ricerca di un gruppo di etologi e ingegneri dell’Università di Pisa, presentata a Fieracavalli di Verona. Lo studio è stato condotto misurando la sincronizzazione indotta dalla stimolazione emotiva durante l’interazione fra esseri umani ed equini, mettendo a confronto i rispettivi ritmi cardiaci. “Quello che abbiamo realizzato – fa sapere Paolo Baragli, responsabile del progetto – è un’iniziativa pioneristica che apre importanti prospettive nella comprensione del legame emozionale fra cavallo e uomini, alla luce delle attuali conoscenze dell’empatia negli animali e delle tecnologie di bioingegneria oggi disponibili. Sembra che durante la relazione accada qualcosa nell’organismo dovuto proprio alla qualità del rapporto e che questo “qualcosa” sia misurabile”. La ricerca ha analizzato tre situazioni differenti. «Ognuna– spiega Elisabetta Palaci, etologa dell’Università di Pisa – si caratterizza per una sincronizzazione significativamente diversa, tanto che siamo stati in grado di riconoscere i tre tipi di relazione in modo automatico e con un’accuratezza superiore al 70 per cento”. Questo studio, che oggi è soltanto nelle prime fasi, apre importanti scenari applicativi sia in ambito sportivo che nella pet-therapy.

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