Bonaventura Ruperti, professore ordinario di lingua e letteratura giapponese presso l’ateneo Cà Foscari , designato tra i destinatari dell’onorificenza del Ministro degli Affari Esteri del Giappone, Gaimu Daijin Hyōshō,  per i meriti nella “promozione della cultura giapponese in Italia”, ha ricevuto l’onorificenza a dall’Ambasciatore del Giappone, Katkami Keiichi (foto). Oltre alle numerose pubblicazioni, all’attività di ricerca in Giappone e in Italia e all’ingente impegno nell’insegnamento di lingua giapponese (nel coordinamento con i colleghi e le validissime collaboratrici e esperte linguistiche) e di “Arti, architettura e spettacolo del Giappone”, Ruperti ha contribuito in maniera consistente alla diffusione e conoscenza della grandissima tradizione delle arti dello spettacolo giapponese partecipando in concreto all’organizzazione e presentazione di spettacoli in numerosi teatri italiani in collaborazione con artisti di primo piano di ciascun genere, e di volta in volta con la Japan Foundation e/o con l’Ambasciata del Giappone in Italia. Dalla tournée del kabuki nel dicembre 1995, con contributi per il programma di sala nell’ambito delle manifestazioni “Giappone in Italia 95/96” (Shunkan, Tsurionna), alla presentazione degli stage e degli spettacoli di nō (Adachigahara) del maestro Kanze Akeo (l’attuale Tetsunojō IX) e Nakamura Yasaburō XVI e di kyōgen (Bōshibari) di Shigeyama Shime II nel corso della “Japan week” a Venezia (15-22 novembre 1996) presso il teatro la Fenice (Palafenice). Dalle traduzioni dal giapponese per il programma di sala di spettacolo dell’attrice Isoda Aki al Teatro Olimpico di Vicenza (Shakespeare’s Women, Lady Macbeth & Visione di Ofelia, settembre 2002) e a Venezia (2011), alle presentazioni, traduzioni e programmi per gli spettacoli dei recitatori (sujōruri) del teatro dei burattini nel 2003 (Ōmi Genji senjin yakata) e nel 2006 (Ichinotani futaba gunki) a Roma e Venezia. Dalla presentazione del ciclo di spettacoli del nō (Fujito, Tōru, Aoinoue) in occasione dello spettacolo del maestro nō Umewaka Makio (l’attuale Manzaburō III) al Teatro di Leo di Bologna (26-28 febbraio 1999), per Bologna capitale europea della cultura, nonché al DAMS di Bologna Teatro della Soffitta nel 2001, alla presentazione e traduzione dei sottotitoli del nō (Hajitomi) in occasione dello spettacolo del maestro nō Sakurama Ujin (XXI discendente della famiglia Sakurama) all’Auditorium S. Margherita di Venezia nel marzo 2008. Dall’organizzazione della sezione di Kabuki e bunraku per la Mostra sul teatro giapponese: Il fiore del meraviglioso, Il teatro giapponese nella storia tra rottura e continuità, a cura di Yosuke Taki, presso la Casa dei Teatri a Roma (maggio-settembre 2009), alla partecipazione a workshop, mostra e spettacolo sulle maschere nel nō e nel kyōgen (e convegno di confronto con la maschera nella commedia dell’arte), presso il Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori a Abano Terme, con il maestro scultore di maschere Takatsu Kōichi e l’attore nō Katsumi Noboru (13-15 novembre 2010); all’organizzazione e partecipazione a workshop, spettacolo sul kyōgen, e convegno di confronto con le radici della commedia dell’arte, presso l’Auditorium S. Margherita, con il maestro attore di kyōgen Ogasawara Tadashi e in collaborazione con l’Università Momoyama Gakuin di Osaka, la prof.ssa Waguri Juri e il regista Taki Yōsuke  (15-17 ottobre 2012 e 3-4 marzo 2014). Nel 2010 (21 e 22 giugno) ha contribuito ai materiali, alla conferenza stampa e alla trasmissione RAI per lo spettacolo di Grand Kabuki di Ichikawa Ebizō XI e la grande compagnia Shōchiku con Yoshitsune senbonzakura al Teatro Argentina di Roma. Di particolare rilievo anche collaborazione a conferenza, materiali per conferenze stampa, traduzioni, presentazione dello spettacolo del teatro di burattini (Sonezaki shinjū) del Sugimoto Bunraku all’Istituto giapponese di Cultura in Roma e al teatro Argentina di Roma (1, 4, 5 ottobre 2013) per le celebrazioni dei 60 anni dell’Istituto Giapponese di Cultura in Roma, seguito dalla collaborazione e programma per lo spettacolo di kyōgen “Kyogen nella lingua dei segni del Japanese Theatre of the Deaf” Tour Europeo 2015, con il maestro Miyake Ukon, al Teatro Palladium di Roma, in collaborazione con Istituto Giapponese di Cultura, Japanese Federation of the Deaf, Totto Foundation, Università Roma Tre e Laboratorio Zero (29 giugno 2015). Tali attività sono culminate con le celebrazioni dei 150 anni di rapporti Italia-Giappone nel settembre 2015 quando ha curato l’organizzazione, conferenza stampa, materiali, traduzioni e programmi di sala della tournée del nō del maestro Sakurama Ujin e il kyōgen del maestro Zenchiku al Teatro Argentina di Roma (Tsuchigumo e Obagasake), al Teatro alla Pergola di Firenze (Hajitomi e Obagasake), al Teatro Goldoni di Venezia (Tsunemasa e heikyoku, in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Venezia) e infine al teatro Olimpico di Vicenza (con un dramma nō appositamente composto, L’ambasceria dei giovinetti dell’era Tenshō). Infine di recente ha curato materiali, traduzioni e mostra per gli spettacoli dei 75 anni dei rapporti ufficiali tra Giappone e Santa Sede con Okina e Hagoromo al Teatro Olimpico di Vicenza e Okina, Hagoromo e Fukkatsu no Kirisuto (La resurrezione di Cristo) in Vaticano, al Palazzo della Cancelleria, con la compagnia del caposcuola Hōshō Kazufusa (XX della dinastia) e con il figlio del XXVI caposcuola della scuola Kongō, Kongō Katsunori, nonché il maestro di kyōgen Shigeyama Sengorō XIV, di un’illustre famiglia di artisti di Kyōto. Il maestro caposcuola Hōshō Kazufusa era giunto in visita a Venezia nel dicembre scorso e si era esibito in via eccezionale per i nostri studenti che avevano riempito l’Auditorium S. Margherita. Non sono mancate le collaborazioni ad alcune mostre curate dal prof. G. C. Calza a Milano, e a mostre ed eventi in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Venezia (mostra della collezione di bambole di Ōno Hatsuko,
a cura di Mori 
Mika, maggio 2008; “La grande onda di Hokusai” (settembre 2013), “Hiroshige – Da Edo a Kyoto: vedute celebri del Giappone” a Palazzo Grimani (20 settembre 2014-11 gennaio 2015), ma anche Mostra e catalogo “Splendori dal Giappone, Le storie del principe Genji nella tradizione Edo e nelle incisioni di Miyayama Hiroaki”(1-31 marzo 2014) con le colleghe Bienati, Vesco e Negri, al Palazzo Zuckermann di Padova, e al Museo Chiossone di Genova (mostra delle bambole di Ōno Hatsuko “Bambole artistiche del Giappone”, 5 marzo- 27 luglio 2014). Di recente, a fine ottobre ha curato l’organizzazione di una tournée di danza giapponese della scuola Yamamura con i maestri Yamamura Wakahayaki e il maestro di canto e musica jiuta Kikuō Yuji, giovani esponenti pluripremiati della tradizione di Ōsaka, a Bologna (Teatro la Soffitta), a Roma (Istituto Giapponese di Cultura) e al Teatro Goldoni di Venezia, in collaborazione con la Fondazione Cini e il Museo Orientale. A novembre 2018, con il sostegno del Bunkachō (Agency for Cultural Affairs, Government of Japan), seguirà la tournée a Venezia e a Colonia sul Reno della compagnia dei cantori e suonatori del teatro dei burattini Bunraku di Ōsaka e, sempre in autunno 2018, a Roma e a Venezia uno spettacolo del maestro di kyōgen Shigeyama Sengorō XIV e la sua famiglia.
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