La cantina Erste+Neue di Caldaro ha avviato un progetto sperimentale per recuperare e riprodurre vecchie piante di uva Vernatsch (Schiava) presenti sul territorio. Un progetto condotto da Gerhard Sanin, enologo di Erste+Neue, in collaborazione con l’agronomo Federico Curtaz. “Da alcuni anni – ha precisato Sanin – stiamo osservando la presenza sul territorio di vecchi vigneti caratterizzati da una modesta produzione e grappoli non troppo grandi. Si tratta di piante di 80 e anche 100 anni, che portano a vini con un colore più intenso, una maggiore presenza di tannini e buon bouquet. Si tratta del Kalterersee delle origini”. Dalla selezione di 70 ceppi con queste caratteristiche Sanin ha realizzato un vigneto con 4000 viti innestate su una tipologia di portainnesto oggiAggiungi un appuntamento per oggi non più utilizzata, in grado di garantire una maggiore longevità. Dal prossimo anno verranno realizzate le microvinificazioni per comparare la resa di queste vecchie piante con quelle degli impianti moderni e valutare una selezione massale per la loro riproduzione. Un progetto che prende il via all’indomani della notizia di un nuovo riconoscimento per il suo al Kalterersee (Lago di Caldaro DOC) Leuchtenburg 2014, che ha conquistato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Erste+Neue è stato il primo produttore a raggiungerli con un Kalterersee nel 2012 e di nuovo li ha conquistati nel 2014. Premi che si aggiungono a molti altri, tra cui quello di Schiava dell’anno ottenuto per quattro volte negli ultimi sei anni. Andrea Carpi, direttore di Erste+Neue – ha sottolineato che “stiamo assistendo ad una rinnovata attenzione verso il Kalterersee e ci sono segnali di un nuovo trend di crescita, sia in Italia che all’estero. Sul mercato italiano è stato inserito con successo nel settore horeca e in particolare negli Stati Uniti sta destando curiosità e interesse”.

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