Sono sempre lenti i tempi della giustizia nei tribunali italiani; l’efficacia nella soluzione delle controversie vede l’Italia in lenta risalita, ma ancora fuori dalle prime cento posizioni globali (Banca Mondiale: Doing Business 2016). E l’attività d’impresa deve districarsi nella crescente complessità e numerosità di norme stratificate negli anni (21.691 nel 2007 le sole leggi nazionali, contro le 5 mila tedesche e 10 mila francesi, cui vanno aggiunte 25 mila leggi regionali), che spesso si sovrappongono e si contraddicono, obbligando le imprese a sacrificare tempo e costi per la loro interpretazione. Tutto ciò porta a sempre maggiori complicazione e confusione, che non aiutano la crescita economica e sociale del Paese. Al contrario, obbligano le imprese a un indicibile e ingiusto sforzo di orientamento. D’altra parte, le imprese sono chiamate ad esercitare la loro libera attività nel mercato secondo principi di legalità e trasparenza, in un contesto socio-economico sempre più complesso, competitivo e sfidante. Conoscere i canoni del rispetto legale significa perciò, per le imprese, tutelare la loro stessa attività. Ma anche chiedere, nel rispetto dei ruoli, una cultura della giurisdizione sempre più moderna. Di questi temi Confindustria Padova discuterà con il magistrato veneziano Carlo Nordio (nella foto) nel seminario “Il governo del rischio penale dell’attività d’impresa” che si terrà venerdì 14 ottobre, alle ore 17.00, nella sede di Confindustria Padova (Zona Stanga), in collaborazione con lo Studio Pinelli e Druda. Aprirà i lavori il vicepresidente di Confindustria Padova, Mario Ravagnan. Seguirà l’intervento di Carlo Nordio procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Venezia. Quindi i contributi di Fabio Pinelli avvocato penalista, Alberto Berardi, docente di Teoria generale del diritto all’Università di Padova.