In previsione della transumanza i Servizi Veterinari e di Sicurezza alimentare della Regione Veneto stanno intensificando i controlli – come informa una nota – per prevenire la diffusione della ‘blue tongue’, la febbre catarrale maligna che colpisce capi bovini e ovicaprini con esiti letali per questi ultimi. Il piano di monitoraggio straordinario, avviato ad agosto negli alpeggi del Bellunese, in questi giorni è stato esteso agli alpeggi vicentini per escludere la circolazione del virus nelle mandrie che si apprestano a rientrare in pianura. Sono, infatti, questi i giorni della ‘demonticazione’, che fa mobilitare centinaia di bovini dai pascoli di montagna alle stalle di pianura. Sinora in Veneto – secondo quanto rilevato dalla Rete di sorveglianza epidemiologica dei Servizi veterinari regionali – si sono registrati 20 casi di animali infetti nelle province di Belluno e Treviso (le prime ad essere colpite) e 2 nella provincia di Vicenza. Dopo i primi provvedimenti di ‘restrizione’ che hanno circoscritto le aree interessate dai focolai, impedendo qualunque movimentazione degli animali, la Regione Veneto, ha predisposto, e inviato al Ministero della salute, il piano di vaccinazioni obbligatorie per gli ovicaprini (100 mila capi tra Vicenza, Treviso e Belluno) con spesa a carico del bilancio regionale. In attesa Le vaccinazioni per i bovini che devono spostarsi dalle ‘zone di restrizione’ sono, invece, a carico del proprietario. In attesa dell’approvazione ministeriale del piano vaccinale, i veterinari della Regione hanno provveduto a vaccinare pecore e capre nel Bellunese, là dove si sono verificati il maggior numero di focolai e di capi contagiati, al fine di garantire il benessere animale e la sopravvivenza delle greggi.
“La Regione Veneto sta affrontando il problema con tempismo attraverso i propri servizi  sanitari e veterinari, in sinergia con l’Istituto Zooprofilattico delle Tre Venezie e con la collaborazione delle organizzazioni professionali degli allevatori – ha sostenuto l’assessore all’agricoltura, Giuseppe Pan – con l’obiettivo di preservare il patrimonio zootecnico da eventuali contagi e di garantire la salute dei consumatori. Proseguono, quindi, i controlli clinici settimanali negli allevamenti, i prelievi di sangue e di siero a campione e i controlli sul latte, oltre al posizionamento di trappole entomologiche nelle aree a maggior rischio di diffusione per monitorare la circolazione virale. Controlli che ora vengono intensificati nei giorni della transumanza di fine settembre”. La transumanza di solito è per fine settembre; a Bressanvido, Asiago e altre zone non solo vicentine si fanno feste rurali.

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