La centrale elettrica Enel di Porto Enel di Porto Tolle (Rovigo), in una immagine del 07 luglio 2011. ANSA/BOLZONI-PERAZZOLO

Le bollette italiane di luce e gas sono tra le più care d’Europa, mentre i prezzi dei biglietti dei bus e dei treni sono tra i più convenienti dell’intera Ue. Sono questi i principali risultati che emergono dal confronto realizzato dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre su una serie di tariffe pubbliche. “Oltre a scontare l’handicap di essere un paese importatore di prodotti energetici – rileva Paolo Zabeo della Cgia – le nostre bollette della luce e del gas sono tra le più care d’Europa anche perché il carico fiscale è pesantissimo”. Un dato che preoccupa anche alla luce dei futuri rincari approvati ieri dal Tar. Dall’altro lato, invece, se pendolari e viaggiatori possono contare su biglietti a basso prezzo è spesso dovuto al fatto che “la qualità dell’offerta che ricevono è molto scadente ad eccezione delle tratte di lunga percorrenza, il nostro trasporto ferroviario regionale – prosegue Zabeo – versa in pessime condizioni”.
Secondo la Cgia, in Italia il costo dell’energia elettrica sfiora i 243 euro ogni 1.000 chilowatt/ora consumati. In sostanza, rispetto alla media dei 19 paesi monitorati, le famiglie italiane pagano il 10 per cento in più. Per il gas, anche in questo caso il prezzo praticato alle famiglie italiane, riferito alla classe media dei consumi domestici annui compresi tra i 20 e i 200 Giga Joule (tasse incluse), è il terzo più elevato tra quelli applicati tra i paesi dell’area euro. Dopo il Portogallo e la Spagna, infatti, in Italia si pagano 90,5 euro ogni chilowatt/ora consumato. In questo caso il costo sostenuto dall’Italia è più alto del 18,6% rispetto alla media dell’Eurozona. E’ più conveniente, invece, spostarsi con i mezzi pubblici: nel confronto con le principali città europee, il costo del biglietto di bus, tram e metropolitana di sola andata per una tratta di circa 10 chilometri (o almeno 10 fermate) è il più basso in assoluto. La media misurata a Milano e Roma è di 1,5 euro. Niente a che vedere, per la Cgia, con il prezzo praticato, ad esempio, a Stoccolma (3,8 euro), a Londra (3,6 euro) e a Dublino (2,8 euro). Biglietti tra i meno cari d’Europa anche in treno. Il biglietto di sola andata in seconda classe per una tratta di almeno 200 chilometri applicata a partire dalle stazioni di Milano e di Roma è mediamente di 25,1 euro. Solo la media di Barcellona e Madrid è leggermente inferiore a quella italiana (24,5 euro), mentre a Londra il costo è di 66,7 euro, la media di Berlino, Francoforte e Monaco è di 52,4 euro, a Parigi è di 39,5 euro.

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