Tutti in fila alla Guggenheim di N.Y.per vedere e provare il water d’oro da 18 carati che l’artista milanese Maurizio Cattalan ha chiamato “America”. L’artista aveva detto di volersi ritirare 5 anni fa. E invece s’è proposto con questa “uscita” d’oro. Le “vedute e prove” sono a pagamento di un biglietto. Per i responsabili del museo appare molto singolare, si dice anche che ha della straordinarietà, trovarsi una occasione “unica e intima” e a “faccia a faccia con l’arte”. Cattelan, come detto dall’artista stesso, si è ispirato alla diseguaglianza economica. Duchamp e la “Fontana”, Manzoni e la “M. d’artista”: sono loro i “padri” del gabinetto d’oro, che andrebbe a chiudere quel ciclo artistico irriverente. “America” è un’ installazione del tutto particolare. I visitatori hanno l’opportunità di intrattenere una relazione atipica con un’opera d’arte (anche più intima). Si potrà ammirare, ma anche utilizzare per la sua funzione principale, nonostante tutto quell’oro, e per di più in un luogo come un museo, dove i visitatori sono sempre tenuti a una distanza di sicurezza dalle creazioni degli artisti. Il riferimento a “Fontana” di Duchamp, che festeggia il suo centenario nel 2017, è inevitabile. La scelta del titolo è facilmente intuibile. L’artista ammicca agli eccessi del mercato dell’arte e rievoca un’immagine contrastante del sogno americano, che ci riporta alle necessità fisiche che accomunano tutti gli esseri umani. Cattelan ha dichiarato al The New York Times di essere felice perché non è su un piedistallo, né in una galleria. “Si trova in una piccola stanza, ad aspettarvi ogni volta che ne avete bisogno”. “America” presterà a lungo servizio nel museo, forse per decenni se qualche appassionato o riccone (sceicco!) non gli vorrà voglia dell’acquisto. Nel frattempo, rappresenta un grattacapo in più per gli addetti alle pulizie: l’oro ha bisogno di speciale trattamento o non di detersivi, sia pure speciali o bio. Del wc d’oro sapevano, a quanto pare anche gli altri centro cuturali della Guggenheim, come Venezia e Bilbao, ma la notizia doveva essere trasmessa dal N.Y. Da varie parti ci sono artisti, singoli o gruppi, che pur ammettendo la stravaganza, sono convinti e si dicono offesi per l’arte che, a quanto pare, le è tutto permesso.

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