Per accelerare la partecipazione acquisita da Veneto Acque spa nella Società Marghera Eco Industries Srl, costituita per dar corso alla compravendita del compendio immobiliare e delle aree della Syndial Spa inserite nel sito di interesse nazionale di Porto Marghera (e di rilancio di una area chiave a beneficio di Venezia e del Veneto) la giunta regionale ha dato mandato alla Direzione ambiente di sovrintendere alla dismissione della partecipazione e ha offerto al Comune di Venezia ogni collaborazione per procedere all’acquisizione delle aree interessate. Va ricordato che Syndial è una società di Eni che fornisce un servizio integrato nel campo del risanamento attraverso le attività di approvvigionamento, ingegneria e realizzazione dei progetti e di logistica dei rifiuti. Realizza interventi di bonifica e di ripristino ambientale attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate e sostenibili. La Regione ha rinunciato – spiega una nota – ad esercitare qualsiasi potere all’interno della società pur di imprimere ai processi in atto una risolutiva accelerazione. Ciò che, a parere della Giunta veneta, era frenato da un meccanismo troppo complesso. A questo punto è necessario un approfondimento burocratico-amministrativo procedurale. Con un contratto preliminare, stipulato l’11 aprile 2014, era stato concordato che Syndial cedesse queste aree a favore di Regione e Comune di Venezia o di una società da costituire in misura paritetica. Nei successivi passaggi di approfondimento finalizzati a definire quale fosse la modalità migliore per garantire l’interesse pubblico della reindustrializzazione di Porto Marghera, era stata accolta la proposta del Comune di utilizzare per la prevista operazione di acquisizione un veicolo societario esistente, la Lido di Venezia Eventi e Congressi Spa, poi trasformata in Marghera Eco Industries Srl. I conseguenti provvedimenti avevano stabilito la partecipazione al 50% del capitale sociale da parte della società regionale Veneto Acque Spa e che le restanti quote fossero controllate dalla Società Immobiliare Veneziana Spa, partecipata del Comune di Venezia. Tuttavia il maggior tempo trascorso per le procedure richieste per l’effettiva attivazione di quanto previsto nel contratto preliminare, venuto nel frattempo a scadenza, ha visto mutare il quadro legislativo che ha reso più stringenti le direttive del legislatore – sia statale, che regionale – in materia di partecipazioni societarie, anche indirette, degli enti pubblici e di valutazione degli organismi di controllo in merito alle dismissioni. In definitiva la Regione ha valutato che l’acquisizione delle aree mediante la partecipazione indiretta alla Marghera Eco Industries Srl, inizialmente motivata da esigenze di urgenza in parte sfumate anche in ragione della nuova regolamentazione delle partecipate, apparisse oggi non più perseguibile e ha optato per la cessione al Comune di Venezia delle proprie quote.

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