Forum internazionale “Mille città, milioni di cittadini: un progetto per il nostro futuro”, promosso dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e organizzato dal Comune di Venezia in collaborazione con Fondazione musei civici e Vela spa, che ha registrato la presenza di otto delegati di altrettante realtà europee per discutere dei temi che le grandi città del mondo si trovano quotidianamente ad affrontare: dalla coesione sociale al turismo, dalla sicurezza alle nuove tecnologie, dal rispetto delle regole al controllo dei mari e delle frontiere. Un lavoro proficuo per scambiare esperienze, approfondire buone pratiche, avvicinare i cittadini alle istituzioni, al fine di trovare soluzioni per trasformare le città in incubatori di valori quali la giustizia, l’equità, il progresso, il futuro per i giovani. Al forum hanno partecipato i sindaci o delegati di Heraklion, Algeri, Dubrovnik, Madrid, Mosca, Malaga, Corfù, Nantes (nella foto), oltre all’intera giunta comunale, ai nuovi direttori del Comune di Venezia e della Città Metropolitana e agli amministratori delle società partecipate, affinché le esperienze fossero ascoltate in presa diretta. “Il futuro della vita delle persone – ha commentato il sindaco Brugnaro durante la conferenza stampa a chiusura dei lavori – si sperimenta nelle città, che diventano luoghi fondamentali per la costruzione del nostro avvenire. Non è un caso che il forum sia stato organizzato nei giorni della Regata Storica, un evento simbolo per Venezia, che unisce storia, cultura e tradizione. In questi giorni, più che mai, abbiamo dimostrato che Venezia, da sempre crocevia di relazioni internazionali è una realtà vera, viva, che esiste e non è decadente, come a volte la si vuole descrivere”. Tra i temi affrontati anche la delicata gestione dei flussi turistici, nodo cruciale non solo per Venezia ma anche per gli altri centri urbani partecipanti all’incontro. “Particolarmente positivo – ha sottolineato il sindaco Brugnaro – è stato il confronto con gli amministratori sulle buone pratiche che le singole città mettono in atto in ambito turistico”. “A Venezia – ha sottolineato il primo cittadino – apriremo un grande dibattito pubblico, per capire insieme ai cittadini quali sono le strade più efficaci da percorrere. Dobbiamo pensare a soluzioni realisticamente praticabili. Non si può chiudere la città, ma sicuramente è necessario attuare qualche forma di regolamentazione dei flussi turistici, soprattutto nelle aree più sensibili come ad esempio l’area Marciana. Non penso a soluzioni imposte a tavolino dall’Amministrazione, ma ad un percorso partecipato con tutti i soggetti coinvolti, che permetta di individuare gli strumenti più adatti, sia in ambito tecnologico che giuridico. Su alcuni aspetti giuridici poi serve fare maggiore chiarezza: alcune normative europee, se applicate rigidamente, precludono l’applicazione di tutta una serie di soluzioni”. Molto soddisfatti degli esiti del forum anche i rappresentanti stranieri. “Crediamo molto in questo approccio di democrazia partecipativa – ha commentato Benmi Djamel Eddine, Segretario generale di Algeri”. “Le città – ha aggiunto Andro Vlahušić, sindaco di Dubrovnik – non sono create solo per i cittadini, ma anche per i visitatori. E’ fondamentale trovare il modo per conciliare le opportunità turistiche con la vita delle persone”. Mauricio Valiente, vicesindaco di Madrid, ha sottolineato come il forum veneziano abbia rappresentato una grande opportunità, auspicando la possibilità di approfondire questa collaborazione. Sulla necessità di far diventare l’iniziativa un appuntamento annuale si è soffermato anche Ilya Kuzmin, direttore del Dipartimento per le relazioni internazionali di Mosca. Anche il sindaco di Heraklion, Vassilis Labrinos, ha parlato della necessità di condividere esperienze, mentre il primo cittadino di Corfù, Kostantinos Nikolouzos, ha detto: “Affrontiamo problemi simili, è compito della diplomazia aprire dei percorsi di comunicazione per un aiuto reciproco”. “Le città – ha aggiunto infine il sindaco di Malaga – Francisco de la Torre Prado – hanno un compito fondamentale nello sviluppo dell’umanità. Le nostre parole chiave devono essere cultura, innovazione, istruzione, sussidiarietà”. Una massa propositiva di esperienze e idee, quindi, da cui emerge un ruolo importante delle città nell’economia locale, in un’ottica che superi il concetto di Stato e di integrazione con le diverse istituzioni.