L’obiettivo di abbassare l’Ires al 20% “nel medio periodo”, dopo il taglio al 24 per cento già prospettato per l’anno prossimo, è un’ipotesi realistica. Lo ha scritto il viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, in una lettera inviata al presidente della Fondazione Einaudi, Giuseppe Benedetto, per analizzare il caso Apple e le differenze tra la tassazione italiana e quella irlandese. L’Ires è l’imposta sul reddito delle società, entrata in vigore con la riforma fiscale Tremonti del 2003. L’Ires riguarda il reddito prodotto dalle società e dagli enti con un’aliquota proporzionale al reddito ed attualmente pari al 27,50%. Nella Legge di Stabilità 2016 è stato disposto l’abbassamento dell’aliquota a partire dal periodo d’imposta 2017 dal 27,50% al 24%. “Altri passi dovranno essere fatti in futuro per scendere ancora – ha sostenuto il viceminsitro Zanetti – il 12,5% del medio periodo non è realistico, ma il 20% si, se si ha un ordine di priorità chiaro”. Confrontando la tassazione italiana con quella irlandese, il viceministro ha ricordato che “l’Irlanda applica una aliquota del 12,5% e – ha aggiunto Zanetti – è senz’altro un modello invidiabile cui guardare e cui, infatti, con invidia guardiamo”. Ecco parte del testo della lettera, come pubblicato dal sito della Fondazione e da alcune agenzie di stampa: “Caro Presidente, chi dice che l’Antitrust Ue, con la sua decisione su Apple, mina la libertà di un paese di stabilire livelli di tassazione sulle imprese assai più bassi di quelli praticati dagli altri paesi Ue, pregiudicando così la possibilità di una positiva concorrenza fiscale e difendendo gli interessi degli Stati ‘più tassatori’ – ha scritto Zanetti-, non sa di cosa parla oppure fa la solita campagna antieuropeista a priori”. Il viceministro Zanetti ha aggiunto che “l’Antitrust Ue non mette affatto in discussione il diritto di ogni Stato sovrano di stabilire in piena autonomia il livello di tassazione che vuole applicare sui redditi delle imprese che operano sul suo suolo nazionale. L’Irlanda applica una aliquota del 12,5% ed è senz’altro modello invidiabile cui guardare e cui, infatti, con invidia guardiamo”. Zanetti è entrato nel Governo Renzi il 28 febbraio 2014 con l’incarico di Sottosegretario nel Mef e il 29 gennaio 2016 è stato nominato Viceministro nello stesso dicastero. E’ dottore commercialista e socio e amministratore di un noto centro studi tributari, con sede a Torino.