“Friuli Doc amplifica la conoscenza delle peculiarità del Friuli Venezia Giulia e delle sue attrattive enogastronomiche, agroalimentari e turistiche verso un pubblico vasto, ma anche tra i cittadini della nostra regione”. Lo ha detto l’assessore regionale alle risorse agricole, Cristiano Shaurli, alla presentazione della XXII edizione di “Friuli Doc”, a Udine: è la popolare manifestazione, tramite l’Ersa, in sinergia con gli enti locali e le associazioni professionali e di categoria. Si tratta di un evento di larga portata, che nel 2015, com’è stato rilevato, ha attirato circa 800 mila persone, con una ricaduta economica sul territorio. “Friuli Doc” 2016, che ha per tema, come ha ricordato l’assessore comunale al turismo, Vincenzo Venanzi, proprio i ‘Sapori di ieri, sapori di domani’, dedicherà uno spazio particolare, in via Mercatovecchio, alla Ribolla Gialla, il vitigno autoctono, che come ha ribadito Shaurli ora si potrà produrre soltanto in FVG. In piazza Matteotti, protagonista delle degustazioni sarà il formaggio Montasio. In questa formula, come ha detto il sindaco di Udine, Furio Honsell, traspare lo spirito innovativo che ha stimolato le scelte di questa edizione che sarà aperta, giovedì 8 settembre, alle ore 17,30, in piazza Libertà, dal testimonial di questo Friuli Doc, lo chef televisivo Carlo Cracco. L’ass. Shaurli non ha mancato di richiamarsi al recente terremoto dell’Italia centrale, per rilevare che le immagini tragiche di quell’evento, trasmesse e pubblicate dai media di tutto il mondo in questi giorni, in molti hanno rievocato le drammatiche emozioni vissute in Friuli nel 1976. Emozioni forti, dalle quali, però, ha specificato l’assessore, è nata la volontà di ricostruire, di ripristinare il territorio. Il terremoto del 1976, come ha rilevato Shaurli, ha nel contempo consolidato la consapevolezza e il desiderio tra i cittadini di appartenere alla comunità del Friuli Venezia Giulia. E uno dei risultati più evidenti si individua nella capacità rinnovata di produrre eccellenze, ricollegandosi alle tradizioni della gente e della sua terra. Quelle eccellenze, ha aggiunto, che Friuli Doc deve saper divulgare e far conoscere a una vasta platea attraverso un’azione di formazione e promozione, ma anche con l’educazione alimentare. Per questo, accanto al corposo programma di degustazioni, a 55 eventi di intrattenimento, la sinergia con l’Università di Udine, con l’Arlef per rilanciare la conoscenza dell’agroalimentare del Friuli Venezia Giulia anche tra le nuove generazioni degli emigrati all’estero, con l’Associazione italiana sommelier (Ais FVG) e l’Unione cuochi FVG, Friuli Doc ha l’obiettivo di far conoscere, come negli anni recenti, agli adulti ma anche ai più piccini le piacevolezze del gusto della nostra terra. Attraverso, ha ricordato Shaurli, 25 iniziative didattiche dei sommelier e 22 eventi per i bimbi e i ragazzi a cura dell’Unione cuochi, affinché possano riconoscere, e scegliere anche i prodotti alimentari di prossimità e del territorio.

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