La Basilicata è stata scelta come terra ideale (clima, territorio, filiera) per la produzione di 4^ gamma di Ortoromi, azienda leader del settore con sede in provincia di Padova. L’accordo interregionale firmato da Coldiretti e la società cooperativa mette l’accento sulla scelta virtuosa intrapresa a favore del “Made in Italy”, che valorizza la filiera agricola italiana e conferma il rispetto del diritto al lavoro di centinaia di agricoltori. Ortoromi rappresentata da Elio Pelosin, Rino Bovo e Giuseppe Senese conta 500 dipendenti e un fatturato di 75 milioni di euro nel 2015. Le previsioni per l’anno in corso puntano al 10% in più. Oltre alla produzione di verdure in busta pronte all’uso, alle svariate soluzioni della “pausa pranzo” in versione bio ed ‘in forma’ – che coprono il 30% del mercato – si aggiungono succhi e miscele di frutta abbinata a sedano, zenzero, cetriolo, barbabietola e altre specialità. “Una realtà, la nostra – ha precisato Elio Pelosin – nata dall’intuito di persone semplici che con buon senso e sacrifici hanno raggiunto livelli di alta specializzazione e risultati di bilancio soddisfacenti. Con queste caratteristiche operiamo tuttora confrontandoci ovunque su orizzonti internazionali dove con l’affermazione del nostro agroalimentare è stile e qualità di vita”. “Abbiamo individuato questa esigenza – ha spiegato Martino Cerantola presidente di Coldiretti Veneto – traducendola in una collaborazione tra strutture che lavorano per lo stesso obiettivo, la filiera agricola tutta italiana. La campagna lucana con la professionalità degli agricoltori del posto può rispondere alle caratteristiche richieste da Ortoromi. Si aprono delle prospettive economiche notevoli – ha ribadito Cerantola – che uniscono il nord al sud sotto l’ombrello di Coldiretti garante dei contratti tra imprenditori agricoli e industriali”. “Gli strumenti che Coldiretti mette a disposizione sono molteplici – ha continuato il direttore Pietro Piccioni – dalla ricerca di terreni adatti alla consulenza aziendale, dall’accesso al credito ai servizi di assistenza tecnica. L’operazione riguarda anche il nord est – ha spiegato – in quanto, ad esempio, il comune di Asiago è stato individuato come sito perfetto similare alla Val d’Agri in provincia di Potenza che ,in estate, a differenza dell’ormai torrida pianura, presenta le stessa escursione termica favorevole alla semina della valeriana”. “La terza sigla apposta al protocollo d’intesa è quella di Piergiorgio Quarto presidente di Coldiretti Basilicata, nonché delegato di giunta confederale che ha illustrato la terra d’origine dandone consistenza in termini numerici e di eccellenze prodotte. Un tessuto economico animato da oltre 46 mila imprese agricole di cui 1400 condotte da giovani agricoltori under 40. Da non sottovalutare la superficie agricola di 495.448 ettari tutta irrigata, compresa quella vocata al biologico che si estende su 55 mila ettari (un valore aggiunto all’italianità agricola).

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