“Business in Croazia: opportunità e testimonianze”, di questo è in corso il dibattito nel convegno a Gorizia, organizzato dall’Associazione delle Camere di Commercio per l’Europa Centrale (Accoa). Secondo il presidente dell’associazione Gian Carlo Damir Murkovic, “l’Italia è stato il primo partner commerciale della Croazia, ma a partire dal primo semestre del 2015 ha perso tale posizione, collocandosi al secondo posto dopo la Germania. Il convegno ha lo scopo di avviare un’approfondita riflessione sulla situazione attuale e, tracciare le strategie utili affinché gli operatori italiani possano tornare ad acquisire una posizione di rilievo nelle esportazioni verso questo Paese, che continua ad essere attrattivo per l’Italia nel vasto campo degli interessi economici così come nei rapporti culturali”. Nell’ultimo decennio, ha ricordato il presidente dell’associazione Gian Carlo Damir Murkovic, “l’Italia è stato il primo partner commerciale della Croazia, ma a partire dal primo semestre del 2015 ha perso tale posizione, collocandosi al secondo posto dopo la Germania. Il convegno – è stato precisato – ha lo scopo di avviare un’approfondita riflessione sulla situazione attuale e, tracciare le strategie utili affinché gli operatori italiani possano tornare ad acquisire una posizione di rilievo nelle esportazioni verso questo Paese, che continua ad essere attrattivo per l’Italia nel vasto campo degli interessi economici così come nei rapporti culturali. A Gorizia stiamo discutendo – ha aggiunto Murkovic – di un evento dal taglio diverso e sicuramente più operativo, rivolto a tutti gli imprenditori del Nord Est e del Friuli Venezia Giulia in particolare, interessati alla Croazia non soltanto come mercato di beni di largo consumo e altre tipologie di prodotti, ma come destinatario di investimenti nei vari settori di maggiore interesse: meccanico, tessile, agro-alimentare, legname, destinati al mercato domestico e verso i paesi confinanti, tra i quali spicca la Bosnia Erzegovina. Un discorso a parte riguarda il vasto mondo dei servizi, che vede in prima fila il settore trainante del turismo”. Lo scorso anno, secondo gli ultimi dati diffusi dal dall’Istituto di statistica croato, l’interscambio bilaterale è stato pari a 3,97 miliardi di euro (13,2% del totale dell’interscambio commerciale croato, +2,2% rispetto al 2014); le esportazioni croate verso l’Italia si sono invece attestate a quota 1,54 miliardi di euro (13,4% dell’export totale croato), con una crescita del 7,2% rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni croate dall’Italia sono state di 2,43 miliardi di euro (13,1% del totale croato) con una diminuzione dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Ai lavori di Gorizia tra le autorità Franco Iacop, presidente del Consiglio regionale FVG; Nevenka Grdinic, Console generale di Croazia a Trieste; Damir Novinic, direttore dell’Agenzia governativa croata per gli investimenti; Francesco Ruffoli, direttore produttivo Calzedonia; Zvonimir Sujevic, direttore di Kisisana e Bruno Marino, branch manager di Saipem.

Lascia un commento