Durante i lavori a Bologna del Comitato di gestione del Distretto di pesca del Nord Adriatico, gli assessori regionali Giuseppe Pan (Veneto), Simona Caselli (Emilia Romagna) e Paolo Panontin (Friuli V.Giulia) hanno concordato una politica coordinata sulla pesca delle tre regioni italiane che si affacciano sul Nord Adriatico. Una nota informa che sono stati trattati diversi argomenti sulla pesca comuni alle tre regioni con l’impegno delle stesse a farsi promotrici presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per una migliore gestione del fermo biologico (interruzione dell’attività di pesca per consentire il ripopolamento ittico) per i prossimi anni ed in particolare per una puntuale liquidazione dei corrispettivi dovuti ai pescatori. E’ stato inoltre concordato di costituire un gruppo tecnico fra le tre regioni per garantire una migliore utilizzazione delle risorse disponibili sia nell’attuazione del Fondo europeo per gli Affari marittimi e la Pesca che per la partecipazione congiunta ai programmi europei, in particolare al programma Italia-Croazia. È stata poicondivisa la necessità di avviare nuovi contatti con la Slovenia e la Croazia con l’obiettivo di promuovere una gestione transfrontaliera della pesca nell’Alto Adriatico e la gestione di pratiche condivise per una migliore utilizzazione delle risorse ittiche. Le tre regioni inoltre hanno valutato l’opportunità di riconoscere all’Osservatorio dell’economia ittica del Distretto presso Veneto Agricoltura una valenza interregionale, prevedendo la possibilità di sottoscrivere una convezione utile alla individuazione di un protocollo comune dei dati della pesca e dell’acquacoltura ed in particolare alla gestione degli stessi. Stabilita infine la data dell’8 luglio a Bologna
per suddividere le incombenze relative alla organizzazione della conferenza finale del progetto “Ecosea”, inerente la protezione degli ambienti marini e costieri attraverso una gestione sostenibile delle attività di pesca.